Books by Ugo Foscolo
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58.99 kr. Koskettavia rakkauskirjeitä historian suurilta kirjailijoilta ja ajattelijoiltaKokoelma vie lukijan takaisin aikoihin, jolloin kirjeissä säilyivät ihmiselon suuret tunteet. Kuinka kirjoittaa Gulliverin matkoista tunnettu Jonathan Swift ensirakkaudelleen? Entä Mariana Alcoforado, portugalilainen nunna, jonka 1600-luvulla kirjoittamista rakkauskirjeistä tuli aikansa myyntimenestys niiden päädyttyä ranskalaisen kustantajan käsiin? Kokoelma esittelee myös 1800-luvun ranskalaisen kirjallisuuden merkkikirjailijoiden Alfred de Mussetin ja George Sandin välistä kiihkeää kirjeenvaihtoa, ja venäläisen vallankumouksellisen Aleksandr Herzenin kirjeitä tulevalle vaimolleen Natalialle. Vuosisatojen takaisissa sanoissa heräävät henkiin kirjoittajien syvimmät tunteet.Jalmari Finnen kokoama ja suomentama kokoelma on julkaistu ensimmäisen kerran vuonna 1911.Jalmari Finne (1874–1938) oli suomalainen kirjailija ja teatterinjohtaja. Nykyisin hänet tunnetaan erityisesti "Kiljusen herrasväki" -lastenkirjasarjan luojana. Finne kirjoitti kuitenkin myös monipuolisesti tuotantoa aikuisille: hän kirjoitti esimerkiksi rikosromaaneja, näytelmiä ja historiallisia romaaneja.
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36.99 kr. Fra i carmi più celebri in assoluto della storia letteraria italiana, "Dei sepolcri" rappresenta un manifesto della poetica e dell’indole personale di Ugo Foscolo. Composto fra l’estate e l’autunno del 1806, durante il soggiorno bresciano del poeta, esso prende polemicamente le mosse da quanto emanato nell’Editto di Saint Cloud (1804), in quello stesso anno esteso anche ai territori del Regno d’Italia napoleonico. In esso si stabiliva l’obbligo di seppellire i defunti in luoghi posti all’esterno degli abitati, in zone salubri e senza la discriminazione sociale rappresentata dalle iscrizioni. Rifacendosi all’esempio della basilica fiorentina di Santa Croce, invece, Foscolo individua nei cimiteri un luogo non solo sacrale, ma anche necessario ad ispirare alla società le più alte virtù.Un classico intramontabile della letteratura italiana.Niccolò Foscolo (1778-1827) nasce nell’isola ionica di Zante. Trasferitosi da Spalato a Venezia, assisterà personalmente alla caduta della millenaria Serenissima Repubblica. Muovendosi fra i salotti letterari e le biblioteche, Ugo – come sceglie di farsi chiamare – si interessa ben presto alla politica, restando profondamente deluso dal Trattato di Campoformio, con cui Napoleone cede Venezia agli austriaci. Ciononostante, animato da fermi ideali repubblicani, si arruola volontario nelle armate rivoluzionarie, combattendo sul Trebbia e a Genova. Considerato uno dei capostipiti italiani del classicismo e del romanticismo, è autore di opere fondamentali della letteratura nostrana, sia in versi che in prosa: dal romanzo "Le ultime lettere di Jacopo Ortis" alla tragedia "Tieste". Perseguitato dalla polizia asburgica, morirà, esule e povero, a Londra. Le sue ceneri saranno traslate a Firenze, nel 1871, in ossequio al suo celeberrimo carme "Dei Sepolcri".
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36.99 kr. Leggendo questi dodici sonetti – tutti composti entro il 1803 – ci si può fare un’idea completa di chi fosse Ugo Foscolo e quali fossero gli ideali che lo spingevano a vivere e a scrivere. Godendo della bellezza immortale di alcuni fra i suoi più indiscussi capolavori ("Alla sera", "A Zacinto", "Solcata ho fronte") vi si possono individuare le più tipiche atmosfere e tematiche: dal materialismo al razionalismo, passando per il pessimismo ateistico e il patriottismo più sentito. La struggente "In morte del fratello Giovanni", oltre a richiamare esplicitamente il modello latino Catullo, è l’ennesimo esempio di quanto la poesia di Foscolo resti sempre accessibile e, soprattutto, godibile, anche a chi la legga a distanza di oltre due secoli.Niccolò Foscolo (1778-1827) nasce nell’isola ionica di Zante. Trasferitosi da Spalato a Venezia, assisterà personalmente alla caduta della millenaria Serenissima Repubblica. Muovendosi fra i salotti letterari e le biblioteche, Ugo – come sceglie di farsi chiamare – si interessa ben presto alla politica, restando profondamente deluso dal Trattato di Campoformio, con cui Napoleone cede Venezia agli austriaci. Ciononostante, animato da fermi ideali repubblicani, si arruola volontario nelle armate rivoluzionarie, combattendo sul Trebbia e a Genova. Considerato uno dei capostipiti italiani del classicismo e del romanticismo, è autore di opere fondamentali della letteratura nostrana, sia in versi che in prosa: dal romanzo "Le ultime lettere di Jacopo Ortis" alla tragedia "Tieste". Perseguitato dalla polizia asburgica, morirà, esule e povero, a Londra. Le sue ceneri saranno traslate a Firenze, nel 1871, in ossequio al suo celeberrimo carme "Dei Sepolcri".
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58.99 kr. Il "Sesto tomo dell’Io" rappresenta un episodio a dir poco unico, tanto nel panorama letterario di fine Settecento, quanto nella produzione dello stesso Foscolo: concepito come parte di un progetto più vasto, esso si presenta a chi legge come l’abbozzo di un romanzo autobiografico. Ispirandosi a Laurence Sterne (1713-1768), l’autore ha inteso raccontare il ventitreesimo anno di vita del protagonista, Lorenzo, in un lasso di tempo compreso fra il 4 maggio 1799 e il 4 maggio 1800. I frammenti che compongono quest’opera vanno di fatto a delineare una silloge di brani non necessariamente collegati, in cui vige una scrittura autoironica e dalle frequenti digressioni metanarrative. Un esperimento ardito, quindi! Ma tanto più prezioso, per chiunque già apprezzi Foscolo così come per chi lo scopra tardivamente, grazie al suo stile riconoscibile e denso, che ne fanno un documento letterario inestimabile.Niccolò Foscolo (1778-1827) nasce nell’isola ionica di Zante. Trasferitosi da Spalato a Venezia, assisterà personalmente alla caduta della millenaria Serenissima Repubblica (1797). Muovendosi fra i salotti letterari e le biblioteche, Ugo – come sceglie di farsi chiamare – si interessa ben presto alla politica, restando profondamente deluso dal Trattato di Campoformio, con cui Napoleone cede Venezia agli austriaci. Ciononostante, animato da fermi ideali repubblicani, si arruola volontario nelle armate rivoluzionarie, combattendo sul Trebbia e a Genova. Considerato uno dei capostipiti italiani del classicismo e del romanticismo, è autore di opere fondamentali della letteratura nostrana, sia in versi che in prosa: dal romanzo 'Le ultime lettere di Jacopo Ortis' alla tragedia 'Tieste'. Perseguitato dalla polizia asburgica, morirà, esule e povero, a Londra. Le sue ceneri saranno traslate a Firenze, nel 1871, in ossequio al suo celeberrimo carme 'Dei Sepolcri'.
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58.99 kr. E la storia della sua vita quella che Jacopo Ortis, un giovane artista veneto, scrive sotto forma di lettere all'amico Lorenzo Alderani. Gli scrive di quando se n'e andato da Venezia, del suo trasferimento sui Colli Euganei, degli studi a Padova, delle false amicizie e dei veri amori come quello passionale e impossibile per Teresa, promessa sposa a Odoardo. Gli parlera del dolore, della tristezza, del buio che lo avvolge: sono le ultime lettere che Lorenzo ricevera, gli ultimi scritti di Jacopo Ortis. Capolavoro della letteratura dell'Ottocento, Ultime Lettere di Jacopo Ortis e il primo esempio di romanzo epistolare italiano. -
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