Books in Italian

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  • by Altan
    40.99 kr.

    È la prima estate di Olivia e la paperina si fa accompagnare da Pimpa alla scoperta del canneto, del fiume e del mare, dove imparerà un sacco di cose interessanti.Una storia divertente sui valori della scoperta, dell'amicizia e dell'accoglienza narrata dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della Pimpa nelle più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.© 2023 Francesco Tullio-Altan/Quipos S.r.l.© 2021 Franco Cosimo Panini Editore S.p.a© 2023 SAGA EgmontFrancesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Altan
    36.99 kr.

    Dopo aver trovato una misteriosa letterina su cui non c’è scritto niente, Pimpa fa amicizia con Lino, il piccolissimo topino grigio che vive in casa sua.Dice di averla messa lui sul tavolo, ma che purtroppo non sa scrivere. Tutto quello che vorrebbe è solo un po’ di formaggio per poter crescere. Pimpa, allora, porta Lino da Betta la capretta, che gli dà un po’ del suo formaggio fresco. Dopo aver fatto merenda insieme, Pimpa insegnerà a Lino come si scrive una parola molto importante...Una storia semplice e colorata, nel solito stile delle avventure di Pimpa, narrata dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della cagnolina a pois nelle sue più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.Francesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Laura Usai
    111.99 kr.

    È notte quando la carrozza si ferma davanti ai cancelli di Villa Turner, la nebbia avvolge la casa e i segreti dei suoi abitanti. Judith non conosce i dettagli dell’incarico che Edgar Turner vuole affidarle, ma anche dopo aver appreso la verità acconsente ad accudire la misteriosa ragazza che ha bussato alla sua porta.Per permettere a Gwen di recuperare le forze, lei e Peter si sono isolati. Quando il loro nascondiglio viene scoperto, sono costretti ad abbandonarlo e a fuggire tra le montagne. Determinata a trovare Maryon, Gwen sente più che mai il bisogno di fare luce sulla natura del loro dono e crede che il libro che ha tra le mani possa condurla alle risposte che sta cercando.VITTIMA DEL DESTINO.SCHIAVA DEL SUO POTERE.Cosa dicono i lettori:"La donna senza nome" è una storia ricca di mistero e avventura, sfumata di fantasy e romance, che mi ha emozionata e catturata dalla prima all’ultima pagina.1001_notti_dinchiostro - BlogLo stile di scrittura dell'autrice, già apprezzabilissimo sin dall'inizio, è addirittura migliorato, con una narrazione ricca e ben strutturata che mi ha permesso di immergermi nel racconto e sentirmi come se mi trovassi di fianco a Gwen e Judith, le due protagoniste principali.LauraLaura Usai è una scrittrice milanese. Grande appassionata di lettura – attività che sponsorizza appassionatamente anche attraverso i social – lavora come copywriter e, dopo aver esordito col racconto "Gli occhi del disinganno" (2017), ha scalato le classifiche di vendita Amazon col romanzo fantasy "Il segreto della curatrice", cui ha fatto seguito l’altrettanto fortunato "La donna senza nome" (2021). Apprezzata per la sensibilità descrittiva e per l’acume narrativo, ha inoltre pubblicato il racconto "Maite" (2020) e il romanzo storico "L’eredità di Christine" (2021).

  • by Yvonne Ehn
    From 73.99 kr.

    Cornelia non può stare a pensarci sopra: sa che deve lasciarsi tutto alle spalle. L’inatteso SMS che le è appena arrivato sul telefono ha avuto l’effetto di un pugno allo stomaco. L’appartamento, il lavoro, ogni oggetto che possiede... nulla ha più significato. Deve fuggire, dove nessun mittente possa rintracciarla. La scelta cade su Kanelholmen, un’isola remota del pittoresco arcipelago di Stoccolma. Così, senza alcuna garanzia di un alloggio o di un lavoro stabile, si imbarca per quella sua nuova vita. O la va, o la spacca.A Kanelholmen Cornelia viene accolta a braccia aperte dalla comunità locale. Nonostante ciò, la vita sull'isola ha anche in serbo molte difficoltà che Cornelia non ha messo in conto. Cosa direbbe il suo amato nonno se potesse vederla ora? Proprio mentre il passato torna a bussare alla sua porta, Cornelia incappa in un mistero. Un mistero che non potrà fare a meno di tentare di risolvere."Estate, speranza e amicizia sull'isola della cannella" è la prima parte di una serie sulla vita, sull’amore e sugli esseri umani nella splendida isola di Kanelholmen, nell’arcipelago di Stoccolma.YVONNE EHN è nata e cresciuta a Danderyd, a nord di Stoccolma. Una borsa di studio per meriti calcistici l’ha portata nel New Hampshire, negli USA, dove ha studiato come grafica pubblicitaria e lavorato nel settore editoriale. Dopo essere tornata in Svezia e aver vissuto per diversi anni a Nyköping, Yvonne è infine ritornata a Stoccolma, dove nel 2019 ha debuttato come scrittrice.

  • by Alessandro Bastasi
    96.99 kr.

    Milano: meglio in bianco e nero o a colori? Città industriale o città di servizi? Analogica o digitale? Passano gli anni, mutano le mode, ma Milano – con i suoi omicidi – resta sempre la stessa. Affascinante, cupa, insondabile. Proprio come il passato...Nel quartiere meneghino di San Siro fervono i lavori per la costruzione di un nuovo ipermercato. Un operaio, mentre è all’opera con la scavatrice, nota però una stranezza: possibile che là sotto ci siano dei resti umani? Di tutta la cittadinanza, un solo uomo sembra avere a cuore questa storia. Guido Barbieri, padre di un’affermata giornalista televisiva, è convinto che quel cadavere appartenga ad Angela Pozzi, suo primo amore, scomparsa misteriosamente nel 1965. Soltanto l’irrompere di un nuovo delitto, tuttavia, è in grado di smuovere la magistratura. E a prendersi carico del caso sarà il commissario Daniele Ferrazza, interessato non solo alla soluzione dell’intrigo, ma anche a Laura Barbieri.Alessandro Bastasi, nato a Treviso nel 1949, vive a lavora a Milano da più di quarant’anni. Con alle spalle esperienze di cronista teatrale e di attore, ha esordito nel 2008 col romanzo "La fossa comune", cui hanno fatto seguito i noir "La gabbia criminale" (2010) e "Città contro" (2011). Molti suoi racconti sono apparsi su importanti riviste e webzine, come, ad esempio, "La caduta dello status" (2013), pubblicato nella rassegna Resistenze Noir del Manifesto. Dei libri da lui scritti si possono citare, fra tanti altri, romanzi come "Notturno metropolitano" (2018), "Milano e i pensieri oscuri" (2020) e "La scelta di Lazzaro" (2020).

  • by Altan
    36.99 kr.

    Riscopri le fiabe classiche in modo inedito e divertente, attraverso gli occhi di Pimpa.Le fiabe a volte non raccontano sempre tutta la verità. E Pimpa, curiosa com’è, preferisce sempre vedere le cose coi suoi occhi. E se la strega e i nanetti non fossero davvero come li conosciamo?L'audiolibro è narrato dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della Pimpa nelle più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.© 2023 Francesco Tullio-Altan/Quipos S.r.l. © 2022 Franco Cosimo Panini Editore S.p.a © 2023 SAGA EgmontFrancesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Jack Sensolini & Luca Mazza
    96.99 kr.

    Siamo finalmente giunti all'attesissimo quarto capitolo della saga del Regno di Taglia, ciclo narrativo dell’universo grimdark fantasy nato dall’ingegno e dalla crudeltà di Luca Mazza e Jack Sensolini.Apocalemme.Capolinea di tutti gli eserciti, cancello di tutti gli inferni.Sudario, re di guerra e brace, chiama a raccolta i suoi reduci per l’ultima Cappiata, dove non sono ammessi poemi né proclami. In un’apocalittica partita a necrobriscola contro le orde dei quattro Pascoli, il sovrano e la sua armata arrancano tra maceria e nobiltà. La linea del fronte è in rotta: la Cattedrale sorta dalle acque infiamma l'orizzonte e le sue campane muggiscono coi toni della fame più nera.Intanto, a Castel Notturno, tra le ombre di un vecchio rogo i Fratelli di Taglia uniscono le lame per la resistenza finale, mentre un cardinale e i suoi apostoli cospirano per deformare il Regno a propria immagine e truculenza.Luca Mazza e Jack Sensolini costituiscono un duo creativo diabolico. Conosciuti anche come fratelli grimdark, sono i fondatori di Ignoranza Eroica, un movimento letterario che trascende i semplici confini del fantasy per ibridare generi, sperimentazione linguistica e vocabolario pop in un unico, magmatico contenitore. I due autori hanno fondato l’etichetta Lethal Books, fautori di un’estetica manesca che si nutre di pulp, medievalismo, splatter, weird, horror e cyberpunk, hanno all’attivo varie produzioni indipendenti che hanno riscosso notevole successo fra i lettori (dalla "Saga di Taglia" a "Riviera Napalm"). La loro poetica può essere riassunta nel motto "colpi bassi, metriche alte".Attenzione: per i temi trattati e il linguaggio usato questo audiolibro non è adatto ai minori.

  • by Altan
    36.99 kr.

    Riscopri le fiabe classiche in modo inedito e divertente, attraverso gli occhi di Pimpa.Chi lo avrebbe mai detto che la balena è amica di Pinocchio? E come riuscirà la Pimpa ad aiutare il burattino di legno a diventare un bambino vero?L'audiolibro è narrato dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della Pimpa nelle più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.© 2023 Francesco Tullio-Altan/Quipos S.r.l.© 2022 Franco Cosimo Panini Editore S.p.a© 2023 SAGA EgmontFrancesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Altan
    36.99 kr.

    Riscopri le fiabe classiche in modo inedito e divertente, attraverso gli occhi di Pimpa.Pimpa accompagna Cappuccetto Rosso a trovare la nonna. Nel suo mondo, la famiglia del lupetto Lodovico è amica di tutti, alla nonna piace fare scherzetti che fanno prendere un grande spavento e l'unico pericolo che si aggira nel bosco è un cacciatore fin troppo goloso di fragoline di bosco.L'audiolibro è narrato dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della Pimpa nelle più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.© 2023 Francesco Tullio-Altan/Quipos S.r.l.© 2021 Franco Cosimo Panini Editore S.p.a© 2023 SAGA EgmontFrancesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Carlo Pompili
    96.99 kr.

    In una stanza dell’Hotel Roma, nel viterbese, Claudio Torre muore in circostanze a dir poco sospette. Una chiamata al comando dei vigili del fuoco segnala un incendio presso la suite Julia. La pattuglia dei vigili del fuoco, però, arriva troppo tardi: Claudio è già morto. Secondo le indagini effettuate sul corpo e nell’intera stanza in cui la vittima aveva alloggiato, sembrerebbe che l’incendio, in verità, non sia mai scoppiato: Claudio Torre infatti non riporta alcuna lesione. Iniziano così le indagini capitanate dall’ufficiale maggiore Valeri che, con l’aiuto di una squadra composta dal medico Serra, il magistrato Rea e altri appartenenti all’Arma, prova a scoprire chi si nasconda dietro questo mistero.©2023 Fratelli Frilli Editori (P)2023 Saga EgmontCarlo Pompili è nato a Roma. Dopo aver ottenuto la maturità classica, si è iscritto al corso di laurea in giurisprudenza, coltivando nel frattempo interessi sia giornalistici sia di grafica e letteratura. Attualmente riveste il ruolo di consulente in marketing e comunicazione. Appassionato di storia e cultura dell’Alto Lazio, con "Il Potere" (2014), sua opera di esordio, ha ultimato un processo che coniuga l’amore per il territorio con il thriller onirico ed evocativo. "La Prova" (2017), il suo secondo romanzo, completa alcuni aspetti che aveva volutamente lasciato insoluti nel romanzo antecedente. Con "L’uomo dei sogni" torna a dar vita alle vicende del maggiore Valeri, un personaggio seriale che è già riuscito a conquistare una propria fetta di pubblico.

  • by Riccardo Parigi & Massimo Sozzi
    From 74.99 kr.

    Nel loro secondo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 2003, Riccardo Parigi e Massimo Sozzi ricorrono alla stessa tipologia di intreccio che aveva reso celebre "Il caso Appiani" (1999): tessere le fila di un unico grande mistero, sospeso fra due epoche diverse e lontane fra loro. Così, i fatti del movimentato 1969 senese, costellato d'importanti manifestazioni di dissenso politico, sono segretamente legati a una vicenda accaduta nel 1799. Alcuni nobili toscani controrivoluzionari, spinti da un acceso sentimento antifrancese, pianificano di liberare papa Pio VI dalla Certosa di Firenze, in cui Napoleone lo ha fatto rinchiudere. Difficile resistere alla tentazione di scoprire in che modo questi due mondi possano risultare strettamente imparentati... Riccardo Parigi (Sesto Fiorentino, 1958) e Massimo Sozzi (Massa Marittima, 1957) sono un prolifico duo autore di innumerevoli gialli, che mischiano la Storia col gusto per i misteri. Hanno esordito nel 1999 con "Il caso Appiani", che vede come protagonista Cassandra Cecchi (successivamente al centro di altri romanzi). Nel corso degli anni si sono occupati anche di narrativa gialla per ragazzi. I loro racconti sono comparsi su varie riviste e antologie, mentre i romanzi si sono aggiudicati diversi premi, fra cui il Ghostbusters/Bertoldo, il Premio Gran Giallo Città di Cattolica e Orme Gialle. Fra le loro numerose opere si possono citare titoli come "Galileo e il mistero dello smeriglio" (2009), "La reliquia" (2010) e "Il fumo uccide" (2012).

  • by Altan
    36.99 kr.

    Riscopri le fiabe classiche in modo inedito e divertente, attraverso gli occhi di Pimpa.Il Gatto con gli Stivali riuscirà a far sì che la figlia del re si innamori del suo amico Carletto? Saranno sufficienti cioccolatini, patatine fritte e lamponi per conquistare il suo cuore?L'audiolibro è narrato dall'attrice e doppiatrice Francesca Vettori, indimenticabile voce della Pimpa nelle più recenti serie televisive prodotte dalla RAI.© 2023 Francesco Tullio-Altan/Quipos S.r.l.© 2021 Franco Cosimo Panini Editore S.p.a© 2023 SAGA EgmontFrancesco Tullio-Altan, noto semplicemente come Altan (Treviso, 1942), è un fumettista e vignettista italiano. Nel 1975, ha creato la Pimpa, uno dei personaggi per l'infanzia di maggior successo in Italia.

  • by Igiaba Scego
    111.99 kr.

    Candidato al Premio Strega 2023, "Cassandra a Mogadiscio" è uno struggente memoir dove affiorano e si intrecciano insieme la travagliata storia del popolo somalo e la storia familiare e autobiografica dell'autrice. Il risultato è un vero e proprio racconto intergenerazionale che parla di identità e colonialismo; dell'Italia e della Somalia e di un possibile, per quanto difficile, perdono.In un unico impasto linguistico dove la lingua del colonizzatore, diventata ora lingua degli affetti, viene costantemente ibridata e intrecciata con la lingua somala, Igiaba Scego ci racconta la storia della sua famiglia e, attraverso questa, la storia della tragedia della diaspora somala. Lo fa nella forma di una lettera scritta alla giovane nipote, Soraya, dietro cui vive la volontà e la necessità di dare voce a una storia scomoda, inascoltata e in parte dimenticata. Una storia fatta di guerra, di traumi, di esilio, ma anche, e soprattutto, di tenace sopravvivenza.Ora restituito alla dimensione orale, a cui da sempre si affida la memoria di ogni popolo, dalla sapiente narrazione di Esther Elisha, "Cassandra a Mogadiscio" accompagna l'ascoltatore in un viaggio intimo ed emotivo, che, mentre lavora sulla rielaborazione di un passato prossimo ancora doloroso, indica, a sua volta, la via per un’integrazione ancora lenta, ma possibile.Igiaba Scego (1974), nata a Roma da genitori somali, è una scrittrice e giornalista italiana nota per i suoi romanzi che esplorano temi legati all'immigrazione, all'identità e alla diaspora somala e per la sua collaborazione con testate quali "La Repubblica", "Internazionale" e "Lo straniero".

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    Il dramma dell’emigrazione sulla pelle di una madre con il neonato al seno: una raffigurazione senza tempo, emblema della sofferenza di tutte quelle persone che sono costrette a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore...Secondo volume della celebrata Trilogia Istriana, "La ragazza di Petrovia" è un romanzo che racconta la delicata fase di inserimento delle migliaia di profughi istriani nell’Italia appena uscita da un disastroso conflitto mondiale. Ammassati nei cosiddetti "campi di raccolta", questi italiani, sfuggiti a Tito e alle rappresaglie antifasciste, scopriranno di non essere affatto i benvenuti. Protagonista del romanzo è Giustina, giovanissima profuga che si ritrova a dover portare avanti la gravidanza nonostante un contesto sociale così drammatico. Un libro che racconta la tragedia eterna dell’emigrazione, dell’intolleranza e dell’odio, riportando a galla eventi storici che l’opinione pubblica italiana ha scelto di dimenticare troppo presto.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Anton Giulio Barrili
    58.99 kr.

    "La marchesa fece il giro di valzer che aveva concesso ad Ascanio; ne fece anzi per compiacenza un secondo, trascinando il suo cavaliere, che già accennava a fermarsi; ne fece un terzo per la buona misura; poi si arrestò".La marchesa di Mezzaterra è il tipo di persona che ogni uomo desidera e ogni altra donna invidia. Bella, aggraziata, dai modi di fare aperti ma mai volgari, Graziana fa ben presto breccia nel cuore dell’avvocato Ascanio Marini. Egli, nonostante sia un autentico gentiluomo, con scarsa inclinazione al flirt, la conosce in occasione di un ballo estivo, nel sontuoso scenario di un’elegante villa a Tivoli. I due si rincontreranno, inseguendosi in una replica infinita di quel valzer che, per la prima volta, li aveva uniti in un abbraccio di desiderio. La bella Graziana, già sposata e condannata a una vita troppo piccola, in una Bologna angusta e borghese, si insinuerà anche in chiunque ne leggerà la storia, tanto drammatica quanto estremamente moderna...Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.

  • by Fulvio Tomizza
    73.99 kr.

    Puoi fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla distruzione della patria, ma non puoi allontanarti dalle nefandezze del tuo spirito...Pubblicato per la prima volta nel 1990, "I rapporti colpevoli" è un romanzo parzialmente autobiografico, attraverso cui Fulvio Tomizza ripercorre mezzo secolo di vicissitudini famigliari nella sciagurata terra di confine dell’Istria. Al centro della narrazione – affidata fittiziamente al fratello del protagonista – c’è il matrimonio fra Flavio ed Ester, funestato dai continui tradimenti di lui ma sorretto dall’amore incondizionato di lei. Sullo sfondo dei crudeli sviluppi geopolitici del Novecento, che vedranno il comune di Giurizzani entrare a far parte della neocostituita Jugoslavia di Tito, il racconto dipinge un affresco, tanto vivido quanto cinico, di un’esistenza sospesa fra più poli: più case, più patrie, più amori...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    "L' Italia è un'espressione geografica."Principe Klemens von MetternichIn questo romanzo semiautobiografico, uno scrittore di mezza età si trova in più occasioni a passare per i territori della Dalmazia, costringendosi a riflettere sulla storia della regione e sulle proprie vicende famigliari. Il narratore – così come Tomizza – è originario dell’Istria, ma ha remote ascendenze dalmate. Chiamato a tenere alcune conferenze a Zara, lo scrittore entra in contatto con alcune personalità di spicco della politica locale e, nel corso di qualche anno, assiste al cambio di regime jugoslavo, ai primi vagiti di un nazionalismo rimasto a lungo silente e, quindi, alla guerra. Una guerra doppiamente infame, che contrappone vicini di casa e amici di lunga data, ma che segna, al contempo, il concretizzarsi di antiche spinte autonomiste. Un romanzo che aiuta a capire i Balcani e la loro complessa storia, grazie allo sguardo sensibile di un grandissimo scrittore di frontiera...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    73.99 kr.

    A volte la verità è così ovvia da nascondersi meglio di qualsiasi improbabile segreto...In un’inedita – almeno per Tomizza – commistione fra romanzo storico e giallo, "Gli sposi di via Rossetti" racconta la vicenda di un misterioso duplice omicidio e dell’indagine, condotta privatamente e a distanza di anni, da uno scrittore interessato alla cronaca locale. A monte di tutta la vicenda c’è Trieste nel 1944, occupata dalle truppe tedesche e coinvolta suo malgrado in una guerra sanguinosa. Sullo sfondo del terribile conflitto etnico fra italiani e sloveni, una giovane coppia viene trucidata, apparentemente senza motivo. Il mistero della morte dei due sposi, tuttavia, si perde fra le molte vicissitudini della guerra e degli anni successivi. Almeno fino a quando lo scrittore, negli anni Settanta, non trova un plico di lettere enigmatiche, che potrebbero fare nuova luce su quel vecchio caso dimenticato...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    40.99 kr.

    Per raccontare la luce è necessario aver soggiornato a lungo nell’ombra...Pubblicata per la prima volta nel 1974, "Dove tornare" è un’opera particolare all’interno della variegata produzione letteraria di Fulvio Tomizza. Sotto certi aspetti, lo si potrebbe considerare il quarto romanzo della serie dedicata al proprio alter-ego Stefano Markovich, se non fosse che questo non è un romanzo. Si tratta piuttosto di un quaderno di riflessioni, strutturato attorno a quattro lettere, più o meno vere, indirizzate a una professoressa boema, cattolica dissidente, che l’autore considera un’anima affine. Si parla di Mitteleuropa, di case di campagna e di amicizie romane, senza che venga mai meno – neanche una volta – l’occhio divertito e al contempo indagatore di Tomizza, che qui si offre ai lettori in tutta la propria sincera fragilità.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    73.99 kr.

    A volte, per capire il formicaio, conviene concentrarsi sulle sorti di una singola formica..."Franziska" è probabilmente uno dei romanzi più rappresentativi della poetica di Fulvio Tomizza, già autore, negli anni Sessanta, di una toccante trilogia sui profughi istriani del secondo dopoguerra. Ambientato fra il 1900 e il 1943 in quella che allora si definiva Venezia Giulia, esso segue le sorti di Frančiška Jožefa Skipac, figlia di un umile falegname slavo di San Daniele del Carso. Nel corso della sua movimentata esistenza, funestata dall’assenza di un grande amore ma ricca di eventi e di affetti, Franziska vedrà due guerre mondiali, il crollo dell’antico impero asburgico, l’ascesa del fascismo e di Tito e la resistenza. Ma, più di ogni altra cosa, vedrà il delicato equilibrio di una convivenza multietnica, vecchia di secoli, infrangersi drammaticamente contro la Storia del Novecento...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Silvio D'Arzo
    From 40.99 kr.

    Un’opera che, in poche decine di pagine, è capace di scavarsi un solco tutto suo nell’eternità della Letteratura; una prosa che "pare fatta d’aria", un racconto che è stato giudicato "perfetto" da Montale in persona. Impossibile restare indifferenti di fronte al guizzo di visionarietà che caratterizza questo racconto lungo scritto da Silvio D’Arzo a poca distanza da una morte crudele e prematura."Casa d’altri" non è un semplice racconto a sfondo emiliano. "Casa d’altri" narra, attraverso il filtro dell’emilianità, una storia dal sapore universale. Un prete di campagna, alle prese con la comunità di un piccolissimo villaggio composto da sette case e due strade in croce, sviluppa l’ossessione per una signora anziana che vi si è trasferita nell'area da poco. L’anziana, che trascorre le proprie giornate in riva al fiume con la sua capra, non frequenta la chiesa, né, per qualche motivo, si è mai rivolta a un medico in tutta la sua lunga vita. La vecchia sembra nascondere un segreto inconfessabile, sepolto dietro al manto ingannevole di un’esistenza che assomiglia a quella di una bestia, più che a quella degli altri esseri umani. Sarà una semplice domanda, posta dalla vecchia al prete, a dare il via a una vera e propria vertigine esistenziale. A volte, infatti, più delle confessioni, conta ciò che non viene detto... Ezio Comparoni, in arte Silvio D’Arzo (1920-1952) è stato, nel corso della sua breve vita interrotta dal dramma della leucemia, uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento. Laureatosi in Lettere nel 1941, all’epoca ha già esordito con vari racconti, dei quali si possono citare titoli come "La valanga" (1934) e "Maschere. Racconti di paese e di città" (1935). Pur avendo scritto un solo romanzo – "All’insegna del buon corsiero" (1942) – la pubblicazione del suo racconto più celebre, "Casa d’altri" (1952), gli varrà il plauso unanime della critica (fra cui quello di un estasiato Eugenio Montale). I suoi racconti, crudi, cinici, indissolubilmente legati a quella terra emiliana cui l’autore era morbosamente affezionato, costituiscono una vetta assoluta nel panorama italiano della narrativa breve.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    Partire, lasciarsi tutto alle spalle e provare a ricostruirsi un’esistenza dignitosa lontano dai mali della vita: la storia più vecchia del mondo, forse, ma anche la più attuale...Frutto di una rigorosa ricerca storica nell’Archivio di Stato di Venezia, "L’abate Roys e il fatto innominabile" ci trascina in un XVI secolo caotico e disastrato. Le antiche reti d’informazione dell’hinterland veneto – che, fin dal Medioevo, facevano capo a uno stuolo di abbazie, attivissime nella gestione del territorio – iniziano in quest’epoca a vacillare. Le notizie sembrano svanire nel nulla, sommerse da un paesaggio inclemente che impedisce loro di muoversi di villaggio in villaggio. È proprio approfittando di questa fortuita circostanza che la protagonista, Cecilia de Facchi, spera di potersi lasciare alle spalle un’ignobile vita da prostituta...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    Dev’esserci un motivo se la caducità della natura viene spesso, metaforicamente, accostata a quella dell’amore...In una Trieste autunnale, il giovane istriano Stefano Marcovich è ospite presso la prestigiosa famiglia dei Cohen. La figlia Miriam, destinata a diventare sua moglie, si staglia come un faro di stabilità in mezzo a un mare di avventure erotiche sconclusionate, che trascinano continuamente Stefano nel baratro dell’adulterio. L’amore per – e di – Miriam, tuttavia, è più forte di ogni altra cosa: non è solo complicità, affetto, attrazione fisica. Esso, al contrario, è tutto ciò che può essere la natura umana: necessità di sicurezza, ricerca dell’ignoto, paura e disperazione. Con questo romanzo straordinario, che studia l’amore con disincanto e sensibilità, Fulvio Tomizza trasmette a chi legge una celebrazione senza tempo, tanto sincera quanto vivida, del fenomeno più enigmatico fra tutti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    40.99 kr.

    Quando si dice che i sogni sono più grandi di noi.Una misera pulce, dal nome inequivocabile di Saltellina, sogna di poter diventare una grande cantante lirica. Ogni sera fa in modo di assistere a uno spettacolo teatrale, esercitandosi con impegno nella difficile arte del bel canto ma scimmiottando, al contempo, i tipici capricci delle dive. Un ragno, un millepiedi e una zanzara, tuttavia, hanno una sorpresa in serbo per lei...Fulvio Tomizza, oltre a essere stato romanziere e drammaturgo di straordinaria qualità, ha anche firmato alcune fra le più belle pagine di narrativa per l’infanzia che l’Italia ricordi. "Anche le pulci hanno la tosse", a questo proposito, è forse la sua favola più emblematica. Sebbene espressamente rivolta a un pubblico di bambine e bambini, essa non manca di colpire anche il lettore adulto, senz’altro non immune all’ironia e al sottile cinismo che vi si trovano nascosti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    Dicono che le opere compiute determinino la grandezza di un uomo: ma forse, più ancora di quelle, sono le occasioni mancate, i rimpianti e le trasgressioni a definirlo maggiormente...Con questa full-immersion nella mente e nella sensibilità di Fulvio Tomizza – testimone inestimabile dell’esodo istriano di metà Novecento e scrittore di rara lucidità – non è possibile rimanere indifferenti. I testi qui raccolti sono stati gli ultimi ad essere effettivamente selezionati dall’autore, morto, fin troppo precocemente, nel 1999. Vi si trova di tutto: dai pensieri e le aspirazioni giovanili alle cupe divagazioni della maturità (segnata da un’ostinata chiusura in sé stesso), dalle meditazioni politiche a quelle morali. Di fronte a chi legge si staglia così un monumento al Tomizza uomo a tutto tondo: italofono di ascendenza contadina in un’Istria destinata ad essergli strappata; marito complicato e incostante, ma capace di un amore assoluto quanto disperato; cittadino del mondo, pellegrino intellettuale e avventuriero sentimentale. Insomma, umano, umano, troppo umano...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Mario Mariani
    73.99 kr.

    "Dei sessant’anni della mia vita quaranta li ho trascorsi all’estero, senza sempre esservi costretto e spesso con piacere; è così piccola questa pallottolina di fango di cui siamo ospiti effimeri che vale la pena, potendo, conoscerla tutta; ogni angolo di mondo amplia l’orizzonte dell’IO".Costretto dalle continue minacce, dagli arresti sommari e dai modi intimidatori delle camicie nere, nel 1926, Mario Mariani decide finalmente di abbandonare l’Italia, disgustato da ciò che ormai è diventata. Trascorrerà i successivi vent’anni a giro per il mondo, facendo i lavori più svariati e senza mai smettere di scrivere. Al suo ritorno in patria, dopo le miserie della Seconda guerra mondiale, darà alle stampe l’intero corpus delle sue opere, fra cui spicca, senza dubbio, "Vent’anni dopo": non un semplice memoriale, né tantomeno una cronaca lacrimevole dei lungi anni da esule. Esso, piuttosto, rappresenta un sunto appassionante e livoroso di quel che Mariani è – come uomo, come artista, come oppositore politico – dopo una vita trascorsa a fuggire e a combattere per ritagliarsi un posto proprio. I testi qui raccolti spaziano fra tutti i temi che l’autore abbia mai avuto a cuore, dalla letteratura alla filosofia, dall’attivismo politico al lavoro, dalle donne agli amici, ai nemici, ai conoscenti e a tutte quelle figure che hanno popolato un’esistenza esemplare, tanto travagliata quanto affascinante...Mario Mariani (1883-1951) è stato un autore e poeta italiano antifascista, conosciuto per la sua profonda esplorazione della psiche umana e delle complessità dell'animo. Attraverso la sua produzione letteraria, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama della narrativa e della poesia del Novecento italiano.

  • by Fulvio Tomizza
    40.99 kr.

    Tradizioni antiche e tragedie moderne si intrecciano nel dramma inesorabile di una famiglia...Portata in scena una sola volta, nel 1963, al Teatro Stabile "Città di Trieste", "Vera Verk" è la prima pièce scritta da Tomizza. Suggestionato da una storia sentita da bambino – intrisa di pathos popolare e di folklore slavo – l’autore istriano mette così in scena un dramma dal sapore ancestrale, che vede al centro delle vicende la figura tragica di Vera Verk. Siamo nel Carso, in un paesino anonimo degli anni Trenta. La giovane Vera viene data in sposa a un vecchio invalido, ma sembra non poter resistere al richiamo della carne. Il frutto del suo adulterio, consumato col cognato Svaldo, sarà la piccola Rosa. Il senso dell’opera sta tutto nel destino, apparentemente ineluttabile, della figlia di Vera, che di lì a qualche anno sarà chiamata a sposare, in un matrimonio inconsapevolmente incestuoso, il figlio legittimo di Svaldo...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    Cosa c’è di più vero, intrigante e spaventoso dei sogni?In una tensione continua fra realtà e illusione, fra lucidità e smarrimento, questi racconti di Fulvio Tomizza offrono uno sguardo inedito sul suo vissuto, su un’interiorità tormentata dall’esilio involontario, dalla guerra, dalla morte e dall’odio. Scegliendo di raccontarci alcuni suoi sogni – che parlano al lettore di nostalgia, di amore e di malinconia – il grande scrittore istriano offre un’ennesima prova del suo valore portando alla luce storie eterne, tragiche e profonde...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    58.99 kr.

    La tragedia di un popolo narrata da uno dei più grandi scrittori di frontiera del Novecento.Primo volume della celebre Trilogia Istriana, "Materada" è un romanzo dalle forti tinte autobiografiche, che racconto di un’epoca tristemente ben nota a Fulvio Tomizza: quella dell’emigrazione forzata di migliaia di istriani dalle proprie terre ataviche verso un’Italia ostilmente indifferente alla loro sofferenza. Protagonista del romanzo è Francesco Koslovic, contadino istriano impegnato nel disperato tentativo di conservare la proprietà del terreno su cui lui e il fratello hanno lavorato per una vita intera. Tragedia famigliare, quindi, ma anche collettiva. La storia, narrata senza filtri e con la commossa partecipazione dell’autore, non può lasciare indifferenti...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

  • by Fulvio Tomizza
    111.99 kr.

    Una statua che non dovrebbe esistere più nasconde una storia vecchia di secoli, eppure, nonostante tutto, di un’attualità sconcertante...Pubblicato per la prima volta nel 1984, "Il male viene dal Nord" è un’interessante commistione fra saggio, romanzo storico e racconto autobiografico. Incentrato sulla figura emblematica di Pier Paolo Vergerio il Giovane (1498-1565), vescovo di Capodistria e poi, dopo un processo per eresia, convinto fautore del luteranesimo, il testo si offre a chi legge come la partecipe testimonianza di uno scrittore di frontiera – Fulvio Tomizza – sulla vita di un suo illustre conterraneo, perseguitato in vita a causa delle sue idee e, nondimeno, per la sua nazionalità. Ad alimentare il fascino di Vergerio agli occhi dell’autore fu la constatazione, in parte stupita in parte orgogliosa, di come la statua del vescovo continuasse a sorgere nel centro di Capodistria, anche in piena epoca titina, nonostante la sua identità etnica e la sua personalità profondamente religiosa.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.