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74.99 kr. L'arrivo di un gruppo di forestieri in uno sperduto villaggio della Sardegna rurale, sconvolgerà la vita degli increduli autoctoni.In un piccolo paese dell’entroterra sardo, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse, riparate dai muri grigi delle case rimodernate con blocchetti di cemento e arrese alle monocolture di carciofi e biomasse. Questo finché una manciata di migranti venuti da lontano non si sistemano nel Rudere, una casa abbandonata con le finestre sgangherate aperte sulle colline…Milena Agus è nata a Genova da genitori sardi e vive a Cagliari, dove ha insegnato italiano e storia al liceo. È autrice di sette romanzi, fra cui il bestseller "Mal di pietre" (2006).
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74.99 kr. Pubblicato a puntate sulla rivista L’Avvenire di Sardegna (1887-1888), “La bella di Cabras” è uno dei romanzi più importanti di Enrico Costa, col quale l’autore riesce a far conoscere ai suoi lettori la zona pianeggiante del Campidano, troppo spesso messa in ombra dalla Barbagia e dalla Gallura. L’affascinante Rosa, conosciuta da tutti come la Bella di Cabras, lascia il suo villaggio costiero per addentrarsi nell’entroterra e servire una casa di nobili a Oristano. La sua bellezza, tuttavia, le farà vivere ogni sorta di tormento, precipitandola in una passione che non potrà svincolarsi da un iniquo senso di colpa. Una storia drammatica, intrisa di suggestioni folkloristiche e sempre sospesa fra realtà e leggenda, in cui la penna di Costa riesce a infondere tutto il proprio amore per la Sardegna e per la sua millenaria tradizione…Enrico Costa (1841-1909) nasce a Sassari, figlio di un musicista genovese che muore quando lui ha appena quindici anni. Costretto così ad abbandonare gli adorati studi, farà moltissimi lavori per mantenere la famiglia, finendo per essere impiegato in banca e, negli ultimi anni di vita, tesoriere della Banca di Sassari. Nonostante una fitta carriera lavorativa, comunque, Costa coltiverà sempre la propria indole letteraria e, soprattutto, il proprio amore smodato per la Sardegna. Dopo aver esordito col suo primo racconto (“Storia di un gatto”, 1863), si specializza ben presto nel romanzo storico, di cui sarà sempre considerato uno dei maggiori esponenti sardi. Oltre all’importantissima compilazione enciclopedica “Sassari” (1885), infatti, pubblica romanzi di grande rigore storiografico come “Il muto di Gallura” (1884), “Rosa Gambella” (1897) e “Adelasia di Torres” (1898).
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96.99 kr. "Prisco capì al primo squillo del cellulare che la serata avrebbe preso una piega diversa da quella che aveva pensato" ...Finiti i tempi gioiosi del commissariato "La Bella Napoli", nascosto fra le bellezze degli Appennini, Prisco si ritrova ora sbattuto in Sardegna per ordine ministeriale. La vita, laggiù, anche se condita da belle spiagge e birra a volontà, è tuttavia tediosa. Neanche la relazione con Lia, moglie di un assessore, sembra ridare a Prisco un po’ di quella gioia di vivere che ha sempre avuto. Ma un nuovo caso, l’omicidio di un concessionario di macchine di lusso, sembra giunto proprio al momento giusto, obbligando il nostro commissario a rimettersi in pista e dare inizio a una delle sue indagini...©2023 Todaro Editore Srls (P)2023 Saga EgmontUgo Mazzotta nasce a Napoli nel 1956. Medico legale di professione e bassista per hobby, è da sempre un avido lettore, appassionato di gialli, thriller e horror, come anche di Calvino e di Bulgakov. Nel 2002 esordisce col suo primo romanzo, "Commissariato di polizia La Bella Napoli", cui ne faranno seguito altri otto. Considerato uno dei più interessanti autori di noir all’italiana, ha collaborato alla scrittura di alcune stagioni del poliziesco televisivo "RIS – Delitti imperfetti" ed è vicepresidente dell’associazione culturale Napolinoir. Fra i suoi romanzi più apprezzati si possono ricordare "Indagine privata" (2005), "Merce di scambio" (2011) e "Mia o di nessuno" (2019).
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96.99 kr. Drammi dal sapore ancestrale si consumano entro i confini di antichi pascoli, sullo sfondo di una Sardegna che vibra di amore e di dolore.Nuoro, 1969. Il maresciallo Carmine Dioguardi ha per le mani un caso delicato. I morti, stavolta, sono due: Narciso Aggius, pastore orfano affetto da ritardo mentale, è stato ammazzato brutalmente; Gesuino Corrias, figlio del suo padrone Toneddu, si è suicidato poco dopo. Impossibile pensare a una casualità. La famiglia del signor Toneddu nasconde intrighi machiavellici e segreti inconfessabili, segnata, com’è, dagli adulteri sia della moglie di Toneddu che di quella del figlio Gesuino. Fra riti pagani e rese dei conti in nome dell’onore, nella Sardegna dilaniata da conflitti sociali e tensioni, le indagini di Dioguardi dovranno incorrere in svariati ostacoli...©2023 Fratelli Frilli Editori (P)2023 Saga EgmontNicola Verde nasce a Succivo, nel casertano, il primo marzo del 1951. Vive da anni a Roma, dove abita insieme alla moglie e al figlio. Autore prolifico, impegnato soprattutto nell’ambito del noir e del romanzo storico, ha preso parte a varie antologie di genere giallo, fantastico e fantascientifico. Dopo aver esordito nel 2004 con "Sa morte secada" (Dario Flaccovio Editore), ha pubblicato una lunga serie di romanzi – spesso vincitori o finalisti di importanti premi letterari – fra cui si possono citare "La sconosciuta del lago" (Hobby & Work, 2011), "Verità imperfette" (Del Vecchio, 2014) e "Il vangelo del boia" (Newton Compton, 2017).
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96.99 kr. Incluso nella prima selezione del Premio Strega 2023, "Mare mosso" è un noir da ascoltare tutto d’un fiato che si delinea sullo sfondo di un mondo sommerso, le cui profondità celano insidie di ogni tipo...Cagliari, 1981. Al largo delle coste della Sardegna c’è la Izmir, una grande nave cargo battente bandiera turca, che lancia un allarmante SOS. L’ingegnere navale Achille Vitale, che dirige un’intrepida flotta di rimorchiatori per conto di un facoltoso armatore napoletano, si mette subito all’opera: bisogna raggiungere la nave il prima possibile, in modo da salvare l’equipaggio da morte certa. Peccato che l’avventurosa spedizione di Vitale si scontri con gli oscuri interessi di un misterioso uomo d’affari ateniese, che sembra particolarmente interessato al carico custodito nella pancia dell’Izmir. Che si tratti davvero, come dicono, di semplice pesce surgelato? O forse la pancia della nave merci cela al suo interno qualcosa di grande valore, magari, di illegale?Un thriller esaltante e convincente, la storia di un eroico salvataggio ispirata a una vicenda realmente accaduta a largo della costa sarda, in cui si intrecciano rivalità mortali, nuovi amori e traffici illegali sullo sfondo eterno del Mar Mediterraneo.«Una storia avvincente, raccontata magnificamente. Un capolavoro nella tradizione di John Banville e Ian McEwan».Glenn CooperFrancesco Musolino (Messina, 1981) è giornalista culturale e scrittore. Collabora con diverse testate nazionali, fra cui Il Messaggero, L’Espresso, Specchio e La Repubblica. Nel 2019 ha esordito con il romanzo "L’attimo prima" (Rizzoli, 2019), seguito dal saggio "Le incredibili curiosità della Sicilia" (Newton Compton, 2019). Ideatore del no profit @Stoleggendo, membro del collettivo Piccoli Maestri, conduttore televisivo e docente di scrittura creativa, nel 2021 è stato membro della giuria del Premio Mondello.
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73.99 kr. Antonio Ballero, forse più noto come pittore che come scrittore, dipinge in quest'opera l'affresco di una famiglia nobiliare in una Sardegna di fine Ottocento incapace di affacciarsi alla modernità. Tante pennellate di vita quotidiana, di drammi familiari, di incomprensioni intrinseche: "Don Zua" mostra senza dire, disegna senza raccontare.Antonio Ballero (1864-1932) è stato un pittore, scrittore e poeta italiano. Artista poliedrico ed eclettico, il nome di Ballero è spesso associato alla sua terra d'origine, la Sardegna. Insieme a Grazia Deledda ne è considerato, infatti, uno dei maggiori esponenti artistici degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento.
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96.99 kr. Antine, che vive e studia a Milano, non è mai stato in Sardegna, la terra d’origine della famiglia paterna. C’è un motivo: il padre, trasferitosi in Lombardia, non è più tornato sull’isola natale neanche per trovare i genitori. Quando giunge la notizia della morte del nonno, però, i genitori di Antine decidono di far ritorno sull'isola. Sarà così che Antine scoprirà un inaspettato amore per la Sardegna e deciderà di trasferirsi nella casa del nonno per l'estate. E sarà proprio lì che intuirà il motivo della decisione del padre di non tornare sull’isola. Attorno alla sua famiglia ruota infatti un segreto che piano piano comincia a riaffiorare dal silenzio.Giovanni Gusai (1987) è uno scrittore italiano. Nato e cresciuto in Sardegna, le sue opere sono molto spesso ambientate nella sua terra natia. Il suo romanzo d'esordio, "Come in cielo, così in mare" ne racconta i confini tematici, gli odori, e gli umori.
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73.99 kr. Al processo c’è un’atmosfera surreale. Non sembra vero, eppure Emiliano Bardanzellu, cameriere con una laurea in scienze politiche, ha veramente ucciso sua moglie per una bottiglia di plastica riciclata male. Lui non si difende nemmeno. Non ha memoria di cos'è successo. Non parla, fissa il vuoto. Quello che aleggia in aula è un silenzio esterrefatto. Cosa si potrà mai nascondere dietro quel momento di follia, dietro quel black out omicida?
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73.99 kr. Nel 1888, a soli diciassette anni, Grazia Deledda ha già all’attivo vari esperimenti di scrittura. Alla stesura di questa sua prima opera di largo respiro, quindi, si esprimono appieno la sua precoce maturità e una grande empatia verso il vissuto delle persone che popolano la sua amata Sardegna. "Memorie di Fernanda" gira attorno alle confessioni fatte dal moribondo Guglielmo Ziskas all’adolescente che dà il titolo al romanzo. Il racconto della vita di Ziskas svela il rapporto tellurico che lo lega a molti altri personaggi, i quali sono coinvolti, loro malgrado, nella stessa grande tela di vicende umane, che funge da scenografia per una storia che reclama di essere narrata. Intrighi e tradimenti, amori e omicidi passionali: la vita, insomma, descritta nella sua più ambivalente natura. E probabilmente non basterà il viaggio – inteso come esperienza di autodeterminazione – a scrollarsi di dosso tutto questo...Grazia Deledda (1871-1936) nasce a Nuoro, quarta di sette figli, in un’agiata famiglia di proprietari terrieri. La sua scrittura è impregnata dei sentori della sua terra d’origine, dipinta efficacemente nel suo convulso ingresso nella modernità. Piccole e grandi tragedie si stagliano su un vivido tessuto sociale, descritto ora con piglio veristico, ora secondo stilemi decadentisti. Grazie a grandi capolavori come "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Cenere", Deledda è stata la prima donna italiana a vincere il Premio Nobel (1926).
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96.99 kr. Nel 1897 è uscito questo insolito e intenso ritratto di un uomo contraddittorio e intrigante. Si tratta del brigante italiano Giovanni Tolu, uno dei più conosciuti, ma anche dei più rispettati, del suo tempo. Il romanzo di Enrico Costa si regge sulla costruzione di un personaggio dalla notevole personalità, che opera secondo una morale propria.Enrico Costa (1841-1909) fu narratore, saggista e giornalista. Sebbene lavorasse come impiegato presso diversi istituti bancari, affiancò agli impegni professionali una vasta e varia produzione letteraria. Esordì nella narrativa con il romanzo "Paolina" a cui seguì "Il muto di Gallura", "La bella di Cabras", "Rosa Gambella" e "Giovanni Tolu". Come saggista scrisse la monumentale opera storica "Sassari". Infine, fondò e diresse il periodico "La Stella di Sardegna".
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73.99 kr. Ne 'Il tesoro' di Grazia Deledda emergono le tematiche che saranno una costante nelle opere dell’autrice: il peso delle tradizioni, il legame familiare, la violenza dei sentimenti e la natura. Nel romanzo si racconta di un tesoro nascosto in Sardegna – una cassa contenente migliaia di Luigi d'oro – e di due famiglie, i Brindis e i Bancu. Ma il vero oggetto della storia, il vero tesoro narrativo, sono forse le vicende delle due famiglie, unite dalla speranza di arricchirsi per cambiare vita. Emergono così intricati e tormentati intrecci sentimentali e amori segnati dall'impossibilità del loro avverarsi.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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73.99 kr. Dopo la morte della nonna, Anna viene presa in custodia dagli zii. Trascorrerà così un’infanzia spensierata, circondata dai molti cugini, a casa dei Velèna. Poi, però, l’adolescenza romperà per sempre questo delicato equilibrio. L’innocenza delle relazioni infantili dovrà infrangersi in un complesso gioco di amori non corrisposti: quello del cugino Sebastiano per Anna, di Anna per Gonario Rosa, e di quest’ultimo per Caterina, parente di entrambi. Con questo romanzo giovanile, che ha per scenografia una Sardegna vibrante di suggestioni, l’allora ventiquattrenne Grazia Deledda ha dato inizio alla propria carriera, regalandoci al medesimo tempo una storia dal sapore immortale.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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58.99 kr. Adelasia di Torres, romanzo storico-romantico pubblicato nel 1898, si svolge nel XIII secolo, periodo in cui la Sardegna è divisa in giudicati, in cui il re-giudice regna sulla base di un accordo col popolo da cui può essere deposto e legittimamente ucciso. In questa intricata fase vive e governa Adelasia, giudicessa-regina di Torres rappresentata come un'eroina tragica, in balia degli avvenimenti e degli uomini. Il lettore scoprirà il suo fascino, i suoi amori tormentati, la solitudine di donna e regina, ma anche gli inganni e le invidie di una corte realmente esistita.Enrico Costa (1841-1909) fu narratore, saggista e giornalista. Sebbene lavorasse come impiegato presso diversi istituti bancari, affiancò agli impegni professionali una vasta e varia produzione letteraria. Esordì nella narrativa con il romanzo "Paolina" a cui seguì "Il muto di Gallura", "La bella di Cabras", "Rosa Gambella" e "Giovanni Tolu". Come saggista scrisse la monumentale opera storica "Sassari". Infine fondò e diresse il periodico "La Stella di Sardegna".
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58.99 kr. "La chiesa della solitudine", pubblicato poco prima della scomparsa di Grazia Deledda (1936), rappresenta sotto molti aspetti il suo testamento spirituale: a tratti autobiografico, a tratti volto a dipingere il tragico affresco di una società cinica, in cui la vergogna fa da padrona. La protagonista, Maria Concezione, è una donna di ventotto anni ancora nubile. Nonostante le insistenze di amici e famigliari, infatti, questa sembra opporre resistenza alla prospettiva di un matrimonio, esprimendo un certo amore soltanto per Aroldo, un operaio piemontese del quale comprende la condizione di orfano e di figlio illegittimo. Nessuno sa, tuttavia, che Maria Concezione cova un doloroso segreto: un cancro al seno per cui ha dovuto subire l’asportazione di una mammella. In un mondo da cui si sente esclusa, Maria Concezione trova conforta soltanto nella piccola chiesetta sotto casa...Grazia Deledda (1871-1936) nasce a Nuoro, quarta di sette figli, in un’agiata famiglia di proprietari terrieri. La sua scrittura è impregnata dei sentori della sua terra d’origine, dipinta efficacemente nel suo convulso ingresso nella modernità. Piccole e grandi tragedie si stagliano su un vivido tessuto sociale, descritto ora con piglio veristico, ora secondo stilemi decadentisti. Grazie a grandi capolavori come "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Cenere", Deledda è stata la prima donna italiana a vincere il Premio Nobel (1926).
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58.99 kr. Il titolo del romanzo rimanda al rapporto che si svolge nell'ovile tra il vecchio pastore Ulpiano Melis e due fanciulli che in realtà sono degli adolescenti: la nipote Francesca di quindici anni e il servo-pastore Luca di sedici. La vicenda ha luogo nella Sardegna del 1915-1918 e si dipana in un anno e mezzo. Un lasso di tempo in cui Ulpiano Melis e la sua famiglia affrontano l'alternarsi di sentimenti quali il rancore, l'odio, l'amore e la passione; un vero e proprio repertorio di tematiche – la colpa, l’espiazione, il fato, la magia, le superstizioni – spesso affrontate dall’autrice anche in altri romanzi.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della narrativa del Bel Paese, nel 1926 vinse il Nobel per la letteratura, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, molto spesso con l'amata Sardegna come sfondo, ricordiamo "Canne al vento", "La madre", "La via del male", "Cenere", "Elias Portolu".
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73.99 kr. "Sino al confine" è il romanzo – in parte autobiografico – di una benestante ragazza vittima di un radicato senso dell'onore che la porterà a dolorose e drammatiche rinunce. La protagonista, Gavina Sulis, quattordicenne e già prigioniera del ruolo femminile tradizionale, è indotta dall'educazione religiosa a porre un limite alla parte più spontanea della sua personalità e alle proprie passioni e a reprimere un amore quasi impossibile. Quest'opera si focalizza su alcune tematiche che ritorneranno nelle storie più mature di Grazia Deledda: il contrasto tra forze opposte, il conflitto fra bene e male, l'amore vissuto come peccato da espiare. Centrale è il tema del confine (sociale, geografico, di classe) che separa.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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73.99 kr. Ne Il vecchio della montagna leggiamo la storia di Melchiorre Carta, un pastore benestante, e sua cugina Paska Carta, serva presso una famiglia di ricchi borghesi. È un amore tormentato quello dei due, che si sarebbero dovuti sposare se solo Paska non avesse deciso di interrompere la relazione per l'eccessiva gelosia di lui. Pur non vivendo con serenità il fatto di essere stato rifiutato, Melchiorre sceglie di non vendicarsi per rispetto verso suo padre, Piero Carta, rimasto invalido e bisognoso di cure. E il vero protagonista è proprio Piero, il vecchio cieco, che vive nel silenzio della natura che lo circonda, accudito esclusivamente dal figlio e da Basilio, un servo irresponsabile.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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40.99 kr. "La giustizia" è un romanzo caratterizzato dallo charme ruvido e autentico della Sardegna tradizionale e da una travagliata storia sentimentale. Al mondo dei banditi, primitivo e selvaggio, regolato dalle leggi della vendetta e del sangue, si contrappone quello medio e piccolo-borghese di cui sono rappresentanti Stefano e Maria. Il loro amore farà emergere le differenze di status, l’inconciliabilità e le fratture indotte nei più giovani dal turbamento dei tempi moderni.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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From 58.99 kr. "Cosima" è il romanzo autobiografico di Grazia Deledda. Una ragazzina della Sardegna cerca di coronare il suo sogno, spesso osteggiato, di diventare scrittrice. Cosima rappresenta i sogni della famosa autrice italiana, le sue umiliazioni, i suoi insuccessi letterari, ma anche i primi trionfi. Il lettore segue Cosima durante la sua infanzia e nella prima giovinezza, in una Sardegna antica, rustica, d’altri tempi; una fotografia di un mondo e di una società che oggi non esiste più.Grazie Deledda (1871 – 1936) è stata una scrittrice italiana che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1926. Studiò da autodidatta esordendo come giornalista su riviste di moda. Scrisse romanzi e racconti dalla vena etica, incrociando influssi veristi e dannunziani, descrivendo la dura vita quotidiana dei compaesani sardi. Tra le sue opere non si possono non citare "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Marianna Sirca".
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40.99 kr. Stampato per la prima volta nel 1897, le protagoniste de 'L'ospite' sono le donne il cui universo viene esplorato dalla scrittrice sarda nel contesto della sua terra natia. Quello raccontato dalla Deledda è un mondo arcaico e primitivo dove emergono bisogni primari (e non) da soddisfare: fame, sesso, desiderio e possesso.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1926, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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73.99 kr. Ispirato a una storia vera, "Il muto di Gallura" è ambientato nel paesino di Aggius, arroccato nella Gallura sarda, e segue le vicende di Sebastiano Tansu, detto Bastiano. La Gallura della metà dell’Ottocento è scossa da faide familiari sorte in seguito ai moti del ‘48: anche ad Aggius la frattura è profonda, la disamistade una via percorsa con insistenza. Sordomuto dalla nascita, Bastiano si dà alla macchia dopo che la madre del suo migliore amico rimane uccisa in una di queste vendette familiari. Il suo obiettivo dichiarato è quello di prender parte a questo gioco sanguinoso di vendette. Bastiano finirà col diventare un criminale, brigante solitario che continuerà a uccidere e seminare terrore anche dopo la pace tra le famiglie di Aggius. Poi un giorno conosce una ragazza, e le cose potrebbero cambiare. Ma come spesso succede, il destino sembra già segnato...Enrico Costa (1841-1909) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Nato in Sardegna, dedicherà tutta la sua carriera artistica a esplorare la storia della sua regione. Pioniere del romanzo storico sardo, Grazia Deledda lo considera come uno dei suoi più grandi idoli letterari.
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73.99 kr. Siamo nel 1881, in un paesino della Sardegna. Qui si intrecciano le vicende di Lara, alias Maura, e dell'avvocato Marco Ferragna, il quale cerca di far guarire la giovane sposa da una malattia che la sta consumando. Le cure però non funzionano e Marco si troverà ben presto distrutto dal dolore della perdita. Sarà un'altra donna, omonima della sposa, e molto somigliante ad essa, a rianimare il suo cuore.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1927, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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40.99 kr. La giovane Nina è cresciuta in una famiglia umile. Ben presto si innamora di Gabriele, ma quando un altro ospite della famiglia chiede la sua mano, Nina non ha altra scelta che accettare per scappare così dalla sua condizione e allontanarsi dal villaggio. Si ritrova a condurre un'esistenza agiata e borghese tra i notabili della città, ma torna regolarmente in campagna per godersi il vento e il sole che hanno caratterizzato la sua infanzia. Sono proprio queste fughe che favoriscono la rinascita di ricordi e incontri... 'Il paese del vento' è un romanzo che prende vita dalla calma del mare ma anche dalla violenza frenetica del vento, dove sentimenti e natura vibrano con la stessa intensità...Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1927, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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73.99 kr. "Il cedro del Libano" è una raccolta di trentuno racconti pubblicata postuma. La descrizione dei paesaggi, dei personaggi e della realtà, che sembra vivida, concreta e presente, tende a ritirarsi in qualcosa di più indefinito, sfocato, intimo. Ognuno di questi racconti, a suo modo, porta il peso dell'inquietudine e del turbamento di una condizione esistenziale dominata da un senso precario, effimero della vita, che non trova risposte, ma cerca conforto nell’intesa e nell’unione con la natura.Grazie Deledda (1871 – 1936) è stata una scrittrice italiana che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1926. Studiò da autodidatta esordendo come giornalista su riviste di moda. Scrisse romanzi e racconti dalla vena etica, incrociando influssi veristi e dannunziani, descrivendo la dura vita quotidiana dei compaesani sardi. Tra le sue opere non si possono non citare "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Marianna Sirca".
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96.99 kr. Si chiama Santiago Ramiro Rodríguez, ma tutti lo conoscono come El Gordo. È un calciatore uruguaiano sul viale del tramonto che vive felicemente immerso nei suoi eccessi: l’alcol, le donne, il gioco d’azzardo. Ha guadagnato milioni col suo genio, e con la sua sregolatezza li ha sperperati tutti. Era una stella, ora campa alle spalle della suocera e di una giovane moglie. E, come se non bastasse, un biscazziere psicopatico che si fa chiamare El Carnicero (il macellaio) lo sta cercando per fargli pagare in natura i debiti di gioco. Ma al Gordo il destino concede un’ultima possibilità: un ingaggio a sorpresa, lì dove tutto era cominciato quando a vent’anni aveva esordito tra i professionisti. A Cagliari, sfavillante capitale della Sardegna, la sua isla bonita. In un crescendo picaresco di avventure e disavventure seguiamo un’incredibile stagione di sport, passioni e intrighi. Con la sua vita dissipata e la sua ansia di riscatto il Gordo costringe tutti ad affrontare la sfida del cambiamento. Attorno a lui, in questo romanzo che è anche una commedia corale, ruotano Firicano, un mefistofelico direttore sportivo; Morelli, un medico con un talento speciale per rimettere in sesto i campioni e per gli amori complicati; Aresu, un addetto stampa romantico e ingenuo; Laura, una giovane giornalista. In questo romanzo d’esordio, Nicola Muscas racconta splendori e miserie del gioco del calcio. Tra colpi di tacco e vendette spietate, tra rimpianti, rum e nostalgia.Nicola Muscas è nato a Cagliari nel 1983. Giornalista, si occupa della comunicazione di un certo numero di festival di cultura e spettacolo. Ha lavorato per la radio, i giornali e le testate di informazione online. Scrive di calcio e cultura per Rivista Undici. Ex centrocampista di nessun talento, condivide il compleanno con Maradona e Dostoevskij. 'Isla bonita' è il suo primo romanzo.
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58.99 kr. "Il flauto nel bosco" è una raccolta di racconti scritti da Grazia Deledda tra il 1921 e il 1923. Come in gran parte della produzione dell’autrice, la Sardegna è il teatro di alcune di queste novelle, ma il lettore verrà trasportato – tra elementi autobiografici e ispirazioni di pura fantasia – anche sulla riviera romagnola, un luogo di villeggiatura molto amato dall'autrice, e in una Roma insolita, periferica, lontana dai lussi e dalla maestosità del centro.Grazie Deledda (1871 – 1936) è stata una scrittrice italiana che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1926. Studiò da autodidatta esordendo come giornalista su riviste di moda. Scrisse romanzi e racconti dalla vena etica, incrociando influssi veristi e dannunziani, descrivendo la dura vita quotidiana dei compaesani sardi. Tra le sue opere non si possono non citare "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Marianna Sirca".
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36.99 kr. Raccogliendo le leggende e i miti popolari che ascoltava da bambina, Grazia Deledda racconta il mondo dei cosiddetti "contos di fuchile" tipici della Sardegna, storie comunemente tramandate la sera intorno al fuoco in presenza di amici e familiari. Con descrizioni vivide e una narrazione fresca e coinvolgente, il lettore viene proiettato in un suggestivo viaggio attraverso boschi ricchi di fate e giganti, dentro castelli in rovina che sono dimore di spiriti a tratti inquieti e a tratti benigni. Perfino quando mette in guardia dal diavolo che si annida sui monti e crea discordia tra le famiglie dei pastori, l'autrice racconta i luoghi dove dimora il male non infondendo paura e sgomento, ma piuttosto un timore reverenziale per quella terra misteriosa e affascinante che è sempre stata la Sardegna.Grazia Deledda (1871 – 1936), è stata una scrittrice italiana nata in Sardegna. Vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 1926, è ricordata come la seconda donna a ricevere questo riconoscimento, nonché la prima donna italiana.
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40.99 kr. Pubblicato a puntate sul Corriere della Sera fra il 1917 e il 1918, "L’incendio nell’oliveto" racconta la storia della famiglia Marini. L'anziana nonna matriarca, il figlio celibe, i due nipoti, la matrigna, la serva Mikedda e il vicino Taneddu: sono tutti personaggi che si muovono agitati da un tumulto interiore. Il matrimonio fra la giovane nipote dell'anziana e il ricco Stefano Mura sembra sfuggire per un attimo al controllo della vecchia donna che tramite quell’unione spera di risollevare le sorti della famiglia. Tuttavia, dopo l'incendio dell'unico podere rimasto ai Marini, l'ordine sociale desiderato dall’anziana matriarca verrà faticosamente ristabilito.Grazie Deledda (1871 – 1936) è stata una scrittrice italiana che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1926. Studiò da autodidatta esordendo come giornalista su riviste di moda. Scrisse romanzi e racconti dalla vena etica, incrociando influssi veristi e dannunziani, descrivendo la dura vita quotidiana dei compaesani sardi. Tra le sue opere non si possono non citare "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Marianna Sirca".
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From 40.99 kr. La relazione clandestina tra Paulo, il parroco di un paesino dell'entroterra sardo, e Agnese rischia di diventare di dominio pubblico proprio a causa di quest'ultima, indispettita dalla decisione dell'amante di troncare i rapporti. Paulo è infatti combattuto tra l'amore per Dio e quello per Agnese e ha bisogno di tempo e spazio per riordinare la propria vita. Ma c'è qualcuno che è già al corrente di tutto, qualcuno che soffre e si tormenta per questa relazione proibita più dei diritti interessati: è Maria Maddalena, la madre di Paulo, il cui unico desiderio è la felicità del figlio.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1927, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.
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From 58.99 kr. Scontata una difficile condanna in carcere, Elias Portolu può finalmente tornare da libero cittadino nella sua Sardegna, una terra ancora fortemente contadina, con l'intenzione di farsi una nuova vita. Le sue speranze di redenzione si scontreranno però frontalmente con una passione tanto proibita quanto travolgente: l'amore per Maddalena, moglie di suo fratello. Questo amore ribalterà i piani di stabilità e tranquillità con cui Elias era tornato in Sardegna proiettando la sua vita verso un futuro del tutto inaspettato. Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana, vinse il Nobel per la letteratura nel 1927, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, spesso ambientate in Sardegna, ricordiamo 'Canne al vento', 'La madre', 'La via del male', 'Cenere' e 'Elias Portolu'.