Narrative theme: identity / belonging

En modern klassiker!Virginia Woolfs genombrottsroman är en banbrytande och gripande berättelse om en ung mans kamp för att hitta sin plats i en värld styrd av sociala normer och konventioner.Genom ögonen på de kvinnor som står honom närmast får vi följa Jacob Flanders liv i det tidiga 1900-talets England – från barndomen i en idyllisk kustby till studier vid Cambridge och sökandet efter mening och identitet i Londons bohemiska konstliv. Genom Woolfs poetiska och djupt psykologiska skildring bjuds läsaren in i Jacobs värld och får ta del av hans kärlek, sorg, glädje och smärta. Virginia Woolf var en tongivande modernist och en av 1900-talets viktigaste engelskspråkiga författare. Med sin experimentella prosa och karaktäristiska berättarteknik var hon med och nydanade romangenren. Hennes verk har även ökat medvetenheten om kvinnorollen och inspirerat flera nutida feministiska rörelser.

Una statua che non dovrebbe esistere più nasconde una storia vecchia di secoli, eppure, nonostante tutto, di un’attualità sconcertante...Pubblicato per la prima volta nel 1984, "Il male viene dal Nord" è un’interessante commistione fra saggio, romanzo storico e racconto autobiografico. Incentrato sulla figura emblematica di Pier Paolo Vergerio il Giovane (1498-1565), vescovo di Capodistria e poi, dopo un processo per eresia, convinto fautore del luteranesimo, il testo si offre a chi legge come la partecipe testimonianza di uno scrittore di frontiera – Fulvio Tomizza – sulla vita di un suo illustre conterraneo, perseguitato in vita a causa delle sue idee e, nondimeno, per la sua nazionalità. Ad alimentare il fascino di Vergerio agli occhi dell’autore fu la constatazione, in parte stupita in parte orgogliosa, di come la statua del vescovo continuasse a sorgere nel centro di Capodistria, anche in piena epoca titina, nonostante la sua identità etnica e la sua personalità profondamente religiosa.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

La tragedia di un popolo narrata da uno dei più grandi scrittori di frontiera del Novecento.Primo volume della celebre Trilogia Istriana, "Materada" è un romanzo dalle forti tinte autobiografiche, che racconto di un’epoca tristemente ben nota a Fulvio Tomizza: quella dell’emigrazione forzata di migliaia di istriani dalle proprie terre ataviche verso un’Italia ostilmente indifferente alla loro sofferenza. Protagonista del romanzo è Francesco Koslovic, contadino istriano impegnato nel disperato tentativo di conservare la proprietà del terreno su cui lui e il fratello hanno lavorato per una vita intera. Tragedia famigliare, quindi, ma anche collettiva. La storia, narrata senza filtri e con la commossa partecipazione dell’autore, non può lasciare indifferenti...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Quando si dice che i sogni sono più grandi di noi.Una misera pulce, dal nome inequivocabile di Saltellina, sogna di poter diventare una grande cantante lirica. Ogni sera fa in modo di assistere a uno spettacolo teatrale, esercitandosi con impegno nella difficile arte del bel canto ma scimmiottando, al contempo, i tipici capricci delle dive. Un ragno, un millepiedi e una zanzara, tuttavia, hanno una sorpresa in serbo per lei...Fulvio Tomizza, oltre a essere stato romanziere e drammaturgo di straordinaria qualità, ha anche firmato alcune fra le più belle pagine di narrativa per l’infanzia che l’Italia ricordi. "Anche le pulci hanno la tosse", a questo proposito, è forse la sua favola più emblematica. Sebbene espressamente rivolta a un pubblico di bambine e bambini, essa non manca di colpire anche il lettore adulto, senz’altro non immune all’ironia e al sottile cinismo che vi si trovano nascosti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Dev’esserci un motivo se la caducità della natura viene spesso, metaforicamente, accostata a quella dell’amore...In una Trieste autunnale, il giovane istriano Stefano Marcovich è ospite presso la prestigiosa famiglia dei Cohen. La figlia Miriam, destinata a diventare sua moglie, si staglia come un faro di stabilità in mezzo a un mare di avventure erotiche sconclusionate, che trascinano continuamente Stefano nel baratro dell’adulterio. L’amore per – e di – Miriam, tuttavia, è più forte di ogni altra cosa: non è solo complicità, affetto, attrazione fisica. Esso, al contrario, è tutto ciò che può essere la natura umana: necessità di sicurezza, ricerca dell’ignoto, paura e disperazione. Con questo romanzo straordinario, che studia l’amore con disincanto e sensibilità, Fulvio Tomizza trasmette a chi legge una celebrazione senza tempo, tanto sincera quanto vivida, del fenomeno più enigmatico fra tutti.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

A volte, per capire il formicaio, conviene concentrarsi sulle sorti di una singola formica..."Franziska" è probabilmente uno dei romanzi più rappresentativi della poetica di Fulvio Tomizza, già autore, negli anni Sessanta, di una toccante trilogia sui profughi istriani del secondo dopoguerra. Ambientato fra il 1900 e il 1943 in quella che allora si definiva Venezia Giulia, esso segue le sorti di Frančiška Jožefa Skipac, figlia di un umile falegname slavo di San Daniele del Carso. Nel corso della sua movimentata esistenza, funestata dall’assenza di un grande amore ma ricca di eventi e di affetti, Franziska vedrà due guerre mondiali, il crollo dell’antico impero asburgico, l’ascesa del fascismo e di Tito e la resistenza. Ma, più di ogni altra cosa, vedrà il delicato equilibrio di una convivenza multietnica, vecchia di secoli, infrangersi drammaticamente contro la Storia del Novecento...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Per raccontare la luce è necessario aver soggiornato a lungo nell’ombra...Pubblicata per la prima volta nel 1974, "Dove tornare" è un’opera particolare all’interno della variegata produzione letteraria di Fulvio Tomizza. Sotto certi aspetti, lo si potrebbe considerare il quarto romanzo della serie dedicata al proprio alter-ego Stefano Markovich, se non fosse che questo non è un romanzo. Si tratta piuttosto di un quaderno di riflessioni, strutturato attorno a quattro lettere, più o meno vere, indirizzate a una professoressa boema, cattolica dissidente, che l’autore considera un’anima affine. Si parla di Mitteleuropa, di case di campagna e di amicizie romane, senza che venga mai meno – neanche una volta – l’occhio divertito e al contempo indagatore di Tomizza, che qui si offre ai lettori in tutta la propria sincera fragilità.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

"L' Italia è un'espressione geografica."Principe Klemens von MetternichIn questo romanzo semiautobiografico, uno scrittore di mezza età si trova in più occasioni a passare per i territori della Dalmazia, costringendosi a riflettere sulla storia della regione e sulle proprie vicende famigliari. Il narratore – così come Tomizza – è originario dell’Istria, ma ha remote ascendenze dalmate. Chiamato a tenere alcune conferenze a Zara, lo scrittore entra in contatto con alcune personalità di spicco della politica locale e, nel corso di qualche anno, assiste al cambio di regime jugoslavo, ai primi vagiti di un nazionalismo rimasto a lungo silente e, quindi, alla guerra. Una guerra doppiamente infame, che contrappone vicini di casa e amici di lunga data, ma che segna, al contempo, il concretizzarsi di antiche spinte autonomiste. Un romanzo che aiuta a capire i Balcani e la loro complessa storia, grazie allo sguardo sensibile di un grandissimo scrittore di frontiera...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Puoi fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla distruzione della patria, ma non puoi allontanarti dalle nefandezze del tuo spirito...Pubblicato per la prima volta nel 1990, "I rapporti colpevoli" è un romanzo parzialmente autobiografico, attraverso cui Fulvio Tomizza ripercorre mezzo secolo di vicissitudini famigliari nella sciagurata terra di confine dell’Istria. Al centro della narrazione – affidata fittiziamente al fratello del protagonista – c’è il matrimonio fra Flavio ed Ester, funestato dai continui tradimenti di lui ma sorretto dall’amore incondizionato di lei. Sullo sfondo dei crudeli sviluppi geopolitici del Novecento, che vedranno il comune di Giurizzani entrare a far parte della neocostituita Jugoslavia di Tito, il racconto dipinge un affresco, tanto vivido quanto cinico, di un’esistenza sospesa fra più poli: più case, più patrie, più amori...Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Il dramma dell’emigrazione sulla pelle di una madre con il neonato al seno: una raffigurazione senza tempo, emblema della sofferenza di tutte quelle persone che sono costrette a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore...Secondo volume della celebrata Trilogia Istriana, "La ragazza di Petrovia" è un romanzo che racconta la delicata fase di inserimento delle migliaia di profughi istriani nell’Italia appena uscita da un disastroso conflitto mondiale. Ammassati nei cosiddetti "campi di raccolta", questi italiani, sfuggiti a Tito e alle rappresaglie antifasciste, scopriranno di non essere affatto i benvenuti. Protagonista del romanzo è Giustina, giovanissima profuga che si ritrova a dover portare avanti la gravidanza nonostante un contesto sociale così drammatico. Un libro che racconta la tragedia eterna dell’emigrazione, dell’intolleranza e dell’odio, riportando a galla eventi storici che l’opinione pubblica italiana ha scelto di dimenticare troppo presto.Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.

Anette troede, at hun havde fundet et sted at falde til, da hun fik plads hos et sødt ægtepar i Danmark. Hun troede, at hendes udlængsel var manet i jorden, og at hun ikke længere ville føle denne trang til at rejse – eller flygte.Da hun en dag modtager en kuvert fra Schweiz, ændrer alt sig imidlertid. Der er ingen afsender på kuverten, og den indeholder intet brev. Men indeni ligger der et farvestrålende postkort, der viser et badested i de Schweiziske bjerge. Det billede er nok til at få Anette til at beslutte sig. Hun må rejse videre igen, skønt hun ikke aner, hvem der kan have sendt hende kortet."Vi, der vandrer" udkom første gang i 1921.Olga Eggers (1875-1945) var dansk journalist og forfatter. Hun var en markant skikkelse i sin samtid som fremtrædende socialdemokrat og kvindesagsforkæmper. Eggers var optaget af kvinders seksuelle frigørelse og retten til prævention og abort, og hun udfoldede disse emner i flere af sine romaner.I 1933 meldte Eggers sig imidlertid ind i det danske nazistparti og blev i 1945 arresteret af modstandsbevægelsen og døde samme år i Vestre Fængsel. Olga Eggers står tilbage som en kompleks og sammensat skikkelse i dansk kultur- og litteraturhistorie.

"’Du forstår ikke en mands følelser,’ sagde han iltert. ’En kvinde vil aldrig forstå en mands ensomhed. Når I føler jer ensomme, så er det i virkeligheden kun lysten til at være beskyttede, til at have en, som kan agere læbælte. Eller også er det en ren og skær forfængelighedssag. I vil have det at prale med, at en mand gider tage sig af jer.’’Men sådan er det ikke med mænd, vel? Det er den store verdenssmerte, der fylder jer, ikke sandt?’Han gik et par skridt bort fra hende.’Du har intet hjerte.’"Sara har for længst lært, at det bare er til besvær at lytte til sit hjerte. Da hun en stormfuld aften får besøg af en ven, oplever hun ikke andet end ubehag, da han giver sig til at klandre hende for, at hun ikke elsker ham. Men hvorfor skulle hun det? Han stak bare af til Amerika og lod hende blive tilbage. Skal hun så elske ham nu, bare fordi han er vendt hjem igen?"Gaden" er en roman om rodløshed og ensomhed. Den handler om, hvor svært det er at finde noget at leve for, når man ikke føler, man har et sted at høre til. Den udkom første gang i 1923.Olga Eggers (1875-1945) var dansk journalist og forfatter. Hun var en markant skikkelse i sin samtid som fremtrædende socialdemokrat og kvindesagsforkæmper. Eggers var optaget af kvinders seksuelle frigørelse og retten til prævention og abort, og hun udfoldede disse emner i flere af sine romaner.I 1933 meldte Eggers sig imidlertid ind i det danske nazistparti og blev i 1945 arresteret af modstandsbevægelsen og døde samme år i Vestre Fængsel. Olga Eggers står tilbage som en kompleks og sammensat skikkelse i dansk kultur- og litteraturhistorie.

Una mujer descubre una fragante infidelidad y de pronto se ve lanzada a una nueva vida, una existencia libre de las ataduras sociales, del yugo de un matrimonio ante el que ya no tiene que responder. Esa nueva libertad da vértigo, y sin embargo sabe a pura vida. Una chica se ve obligada a soportar el escrutinio de un médico que alberga la injusta vigilancia de una sociedad entera, una mujer árabe se ve atrapada en un matrimonio que la tiene esclavizada, aunque su marido sea cristiano..., esta colección de cuentos tiene como protagonistas a mujeres que se enfrentan a todo y a todos, que descubren una vida nueva, que se rebelan contra las cadenas que la sociedad y el mundo entero quiere ponerles. Quién sabe si podrán romperlas.Pablo Sanz es un autor español nacido en Madrid. Residente desde hace años en Asturias, ejerce la docencia como profesor de instituto, labor que compagina con su pasión por la literatura, ya sea en novela o relato, y que le ha valido un nombre destacado en el panorama literario local.

Dive in and discover the depths of the human soul with H.G. Wells' masterful tale!Drawing heavily from Wells’ own troubled relationship with religion during the First World War, the protagonist Bishop Scrope struggles with his faith. When Scrope embarks on a great journey, fuelled by psychedelic drugs, he believes he has met God and attempts to start his own church. While Scrope is spiralling, a widow moves into his house as his first follower - much to the dismay of his wife...Drifting between the mystical and the humorous, ‘The Soul of a Bishop’ is a deeply personal story about a lost man trying to find his way in the world.Teeming with fantastical images and family drama, this novel is ideal for fans of ´Under the Banner of Heaven´.H. G. Wells (1866-1946) was an English author and Noble Prize in Literature nominee, prolific across several genres, and celebrated as the "father of science fiction". His notable science fiction works include the blockbuster hit adaptation ‘The Time Machine’, ‘The Invisible Man’, ‘The War of the Worlds’, and ‘When the Sleeper Walks’. Wells remains a significant influence on the sci-fi genre today.

Dive headfirst into this gorgeously romantic and satirical novel which reveals a different side to the father of sci-fi.When young Ellen Sawbridge meets wealthy Isaac Harman, she charitably agrees to marry him. Despite great wealth, their marriage, bereft of love, falls into greater turmoil when the miserable Ellen is courted by the kind George Brumley. What ensues is a captivating romantic drama teeming with tension, humour, and death.Who will Ellen choose?A timeless battle of the sexes story featuring a love triangle and plenty of feminist themes, ‘The Wife of Sir Isaac Harman’ is the perfect read for fans of Netflix's ´Persuasion´.H. G. Wells (1866-1946) was an English author and Noble Prize in Literature nominee, prolific across several genres, and celebrated as the "father of science fiction". His notable science fiction works include the blockbuster hit adaptation ‘The Time Machine’, ‘The Invisible Man’, ‘The War of the Worlds’, and ‘When the Sleeper Walks’. Wells remains a significant influence on the sci-fi genre today.

En man söker efter något. Men vad söker han? Och varför?"En röd sten till Carina" är en experimentell text. En blandning av lyrik och prosa, roman, novell och drama. Texten är oförutsägbar och utforskande. Tankar och idéer skildras utan att vara helt begripliga och självklara.Peter Pohl är främst uppmärksammad för sina barn- och ungdomsböcker där han lyckas skildra barn och ungas verklighet på ett gripande och realistiskt sätt. Han har även skrivit verk som utmanar den traditionella romanformen. "En röd sten till Carina" är en av dem. Pohl har mottagit flera litteraturpriser, så som Augustpriset för barn- och ungdomsböcker, Astrid Lindgren-priset och Nils Holgersson-plaketten.

Peter är sexton år och bor i Stockholmsförorten Skärholmen. Precis som de flesta av hans kompisar så är Peter inte född i Sverige. Hans familj flyttade från Serbien till Sverige när Peter var nio år. Han försöker leva ett så vanligt tonårsliv som möjligt, men hur lätt är det när ens farsa sitter uppe hela nätterna och ältar kriget som de flydde från? Farsan och morsan har dessutom börjat bråka, och Peter är helst inte hemma om han inte måste. Tur att fotbollen finns! På planen och med killarna i laget känner Peter sig alltid hemma. Sen är det ju bästa kompisen Rashid också, han som man kan snacka med om allt. Det var i alla fall var Peter trodde ..."Inga bomber över Skärholmen" är en berättelse om olika världar som möts och att hitta sin plats i någon av dem.Hans Olsson är en svensk ungdomsboksförfattare. Två av hans böcker har blivit nominerade till Augustpriset för barn- och ungdomsböcker.

Kaikki tuntevat Nummisuutarit ja Seitsemän veljestä, mutta kuka oli mies niiden takana? Elsa Soinin elämäkerrallisessa romaanissa sukelletaan Aleksis Kiven elämän ja kirjailijanuran alkuvaiheisiin. Teos keskittyy Kiven kirjoittamiseen, sen kehittymiseen ja siihen, kuinka hänestä lopulta kasvoi rakastettu kansalliskirjailija. Hienovarainen kuvailu herättää elävästi henkiin 1800-luvun Suomen, sen ihmiset ja luonnon, joiden parissa Kiven kirjailijaidentiteetti kehittyi. Matka ei ollut mutkaton, mutta intohimo kirjoittamiseen säilyi kantavana voimana nuoruuden myllerrysten läpi.Nuori Aleksis on katsaus ensimmäisen suomenkielisen ammattikirjailijan elämään ja kirjailijauran muovautumiseen.Elsa Soini (1893–1952) oli suomalainen kirjailija, käsikirjoittaja ja opettaja, jonka monipuoliseen tuotantoon kuuluu tekstejä pakinoista ja näytelmistä aina elokuvakäsikirjoituksiin saakka. Koulutustaustaltaan Soini oli kulttuurihistorioitsija, mikä heijastui myös hänen tuotantoonsa. Nuori Aleksis on hänen yhdeksäs romaaninsa.

Hvad ville der ske, hvis man flyttede langt væk fra alt det, der forstyrrer og larmer i det moderne liv? Hvis man droppede kæresteforhold, hjemmet, alt...Den unge Julie rejser væk fra sine vante rammer i et kollektiv og ud på landet for at bo i en mindre dansk provinsby. Centreret omkring kiosken og det lokale værtshus udspiller der sig imidlertid et liv, som viser sig at være alt andet end idyllisk. Tværtimod viser livet i provinsen sig at være befolket af skæve eksistenser, der giver anledning til nye forviklinger i Julies liv. Drømmen om det rolige liv på landet for en ung kvinde står ikke mål med virkeligheden; virkeligheden viser sig at være langt mere forvirrende og overvældende end drømmen..."Den første sne" udkom første gang i 1979.Det moderne storbylivs mange forhold og menneskelige bånd vil for mange skabe en længsel efter noget mere enkelt og roligt. I 70’ernes Danmark eksperimenterede mange med nye boformer og nye måder at leve på. Men det var – og er – ikke altid at ideerne holder deres form, når de foldes ud i virkeligheden.Vibeke Grønfeldt (1947) er født og i sit voksne liv bosiddende på Samsø. Hun er kendt for sine stærke, samfundskritiske romaner og noveller om provinsmiljøer og det moderne livs eksistentielle ensomhed. Grønfeldt er blevet sammenlignet med forfattere som Hans Otto Jørgensen, Jens Smærup Sørensen og Knud Sørensen. Hun har udgivet bøger kontinuerligt siden debuten i 1975, og er både kritikerrost og prisvindende. Blandt andet har hun vundet Det Danske Akademis Store Pris i 1996 og Montanas Litteraturpris i 2016. For læsere af moderne skønlitteratur.

Un livre peut changer notre vie.Homme ou femme, jeune ou vieux, salarié ou retraité... ils sont cinq à franchir le pas de la petite bibliothèque tenue par Sayuri Komachi en plein cœur de Tokyo. Leur point commun : ils sont au croisement de leur vie. À chacun, Sayuri Komachi, énigmatique bibliothécaire attentive aux autres, proposera un ouvrage totalement inattendu, bien loin de celui qu'ils croyaient être venus chercher.Mais ce choix ne relève pas du hasard, ce livre se révèle comme le jalon qui leur permettra de changer de vie.Sayuri Komachi dévoile à chaque lecteur le pouvoir de la lecture et l'importance qu'une personne attentive et à l'écoute peut avoir sur le destin de chacun d'entre nous.Michiko Aoyama est une journaliste japonaise. La Bibliothèque des rêves secrets, son premier roman, s'est immédiatement hissé en tête des ventes au Japon avant de connaître un succès international. Elle vit à Tokyo.

Ce recueil est composé de 5 textes féministes parcourant les XVIIIe, XIXe et XXe siècles :Déclaration des Droits de la Femme et de la Citoyenne : « La Femme naît libre et demeure égale à l'homme en droits. » C'est ainsi qu'Olympe de Gouges, grande figure de la Révolution française, interpelle les femmes du monde entier, d'hier, d'aujourd'hui, et de demain, et ouvre un passage libéré de l'exclusivité masculine à toutes les générations futures. Le 3 novembre 1793, avant d'être guillotinée pour ses idées politiques, elle aurait lancé : « Je suis certaine que nous triompherons un jour ».Ourika : Ourika est une des premières héroïne d'origine Africaine de la littérature occidentale, ainsi qu'une des premières héroïnes romantiques prise dans la dualité même de sa double origine. Si Goethe lui-même fut bouleversé par ce roman, c'est que Claire de Durfort Duras jette une lumière des plus pures sur l'esclavage, l’éducation des filles, et le sentiment de rejet lié à l'origine.Indiana : Oppressé par son mariage, et une nouvelle relation destructrice, Indiana est le symbole d'un genre. George Sand dénonce, pour la première fois camouflée derrière un pseudonyme masculin, les conditions de vie des femmes du XIXe siècle.De l’assujettissement des femmes : L´écrivain britannique John Stuart Mill était l´un des premiers écrivains masculins à se positionner pour l´égalité des sexes et à défendre la libération des femmes. Il se pencha sur la liberté économique des femmes et était de l´avis que le rôle d´une femme dans le mariage devait évoluer.La Petite Dame dans la Grande Maison : Début du XXe siècle en Amérique : et si la femme pouvait choisir la vie amoureuse qui lui convient ? Libérés de la morale ordinaire, les personnages de London vivent en ménage à trois. De quoi secouer les conservateurs !Olympe de Gouges (1748-1793) est une femme de lettres française et politique, une des pionnières du féminisme français et un emblème pour les mouvements de libération des femmes. Elle lutte aussi pour l’abolition de l'esclavage et de la peine de mort.Claire de Durfort Duras (1777-1828) est une écrivaine française connue pour son roman « Ourika ». Née d’une mère martiniquaise et d’un père français, elle analyse les questions d’égalité raciale et sexuelle.George Sand (1804-1876), pseudonyme d'Amantine Aurore Lucile Dupin est une romancière française. Ardente féministe, elle fait scandale par ses tenues masculines, par sa vie amoureuse agitée, et pour le droit au divorce qu'elle revendique. Elle s'illustre à la fois dans la vie littéraire et dans la vie politique.Le philosophe et politicien britannique John Stuart Mill (1806+1873) est un des penseurs libéraux les plus importants du XIXe siècle. Il est particulièrement connu pour ses théories d´utilitarisme. Il s´est occupé de divers sujets politiques et philosophiques, dont les concepts de liberté et d´égalité des sexes.Jack London (1876-1916), né John Griffith Chaney, est un écrivain américain, naquît en tant que John Griffith Chaney qui s'inspire de ses nombreuses aventures pour écrire. Son célèbre roman « L’Appel de la forêt » a été adapté au cinéma en 2020 dans le film de Chris Sanders avec Harrison Ford et Omar Sy.

Entspannt in den Frühling mit Hörbuchklassikern, die Literaturgeschichte schrieben! Dabei handelt es sich um bekannte Werke von bedeutenden deutschen Schriftstellern aus dem 18. und 19. Jahrhundert. Begegnen sie mit diesem Hörbuch den großen Namen jener Zeit: Theodor Fontane, Gottfried Keller, Heinrich von Kleist, sowie Theodor Storm und lassen sie sich mit ihren Texten in selbige entführen...Bernd Heinrich Wilhelm von Kleist (geb. 18.10.1777 in Frankfurt (Oder)) gilt als Mitbegründer der deutschen Novelle. Seine Werke waren ihrer Zeit weit voraus und lassen sich bis heute literaturgeschichtlich nur schwer einordnen. Gottfried Keller (geb. 19.07.1819 in Zürich), sowie Heinrich Theodor Fontane (geb. 30.12.1819 in Neuruppin) und Hans Theodor Woldsen Storm (geb. 14.09.1817 in Husum) zählen zu den bedeutendsten Schriftstellern des literarischen Realismus.

Il 12 marzo 2034 il commodoro della Marina militare degli Stati Uniti – Sarah Hunt – si trova sul ponte della sua nave ammiraglia, nel Mar Cinese Meridionale, quando intercetta un peschereccio in avaria. Lo stesso giorno, il maggiore Chris "Wedge" Mitchell, aviatore della marina statunitense, sta testando una nuova tecnologia invisibile sorvolando con un F-35E Lightning lo stretto di Hormuz, sul confine dello spazio aereo iraniano. Entro la fine della giornata, Wedge sarà un prigioniero iraniano e la Marina militare cinese avrà affondato la nave di Sarah Hunt. Iran e Cina hanno chiaramente coordinato le loro mosse, utilizzando nuove potenti forme di attacchi cibernetici in grado di vanificare le difese navali e aeree statunitensi. In ventiquattro ore la fiducia degli Stati Uniti nella preminenza strategica delle sue forze armate è a brandelli. Una nuova, terrificante era è alle porte. Inizia così l’opera, plausibile in maniera inquietante, scritta a quattro mani da un pluripremiato romanziere, nonché decorato veterano della Marina, e dall’ex comandante NATO, il leggendario ammiraglio Stavridis, che ha trascorso gran parte della sua carriera a difesa della supremazia americana. 2034 è una rielaborazione di fatti reali, miscelata con l’esperienza maturata dagli autori in anni di lavoro ai più alti livelli della sicurezza nazionale. A volte serve un grande romanzo per lanciare il più terribile degli avvertimenti: il 2034 è fin troppo vicino, e questo racconto ammonitore presenta al lettore un futuro oscuro ma possibile, da evitare in qualsiasi modo.Elliot Ackerman è uno scrittore bestseller pluridecorato con otto anni di servizio attivo nei Marine e nelle forze speciali. Operativo in Iraq, Afghanistan e Medio Oriente, ha fatto parte dell’amministrazione di Barack Obama ed è stato finalista al National Book Award.

Nessuno racconta la malavita made in Scotland meglio di Malcolm Mackay. Con la trilogia di Glasgow, che il lettore italiano ha conosciuto solo per il primo capitolo, La morte necessaria di Lewis Winter, prende fuoco l’intreccio di un formidabile romanzo criminale. In La morte necessaria di Lewis Winter, conosciamo Calum MacLean, un killer freelance, schivo e rispettato, ‘il migliore della nuova leva’ per MacLeod, sicario veterano: un uomo che sa uccidere e scomparire, senza lasciare traccia. A Calum viene commissionata l’uccisione di un giovane pusher che sta cercando di estendere il suo impero e vive con Zara Cope, una bomba sexy dai vizi costosi. In Come muore un killer, ‘secondo tempo’ della trilogia, ritroviamo MacLeod, il sicario più temuto di Glasgow. Non il migliore, ormai. Nonostante la sua esperienza compie un errore e si infila in un guaio. La criminalità organizzata non perdona, e un killer che fallisce è un uomo morto. Calum MacLean, accetta il compito di farlo fuori. Infine, Il sangue all’improvviso si apre con una resa dei conti tra ‘bastardi’. Le alleanze nella malavita si sono rotte, una serie di morti eccellenti prepara il terreno allo scontro finale. Calum MacLean, ormai pluriomicida, decide di ritirarsi, anche se sa troppe cose e lo cercano in tanti. Ma un killer vive nell’ombra e sa come sparire.Malcolm Mackay (Stornoway, 1981) è un indiscusso maestro della crime story britannica. Il suo precedente "La morte necessaria di Lewis Winter", primo tempo di una premiatissima trilogia, è stato pubblicato in Italia da Mondadori.

Dziesięć opowiadań, dziesięć różnych historii, które łączy jedno – prawdziwy obraz otaczającego nas świata.Autor to świetny obserwator rzeczywistości. Za pomocą prostych, niekiedy dosadnych słów, nierzadko okraszonych humorem, przedstawia dość smutny, ale jakże trafny obraz dzisiejszego świata. Nie szczędzi mu krytyki. Jego świat jest pełen biedy, wyzysku, materializmu, powszechnej kontroli, graniczącej z inwigilacją, biurokracji, braku szacunku do drugiego człowieka, zwłaszcza mężczyzn do kobiet, tęsknoty za prawdziwą miłością.Czytając opowiadania, zaczynamy jednak dostrzegać coś, czego wcześniej nie widzieliśmy albo nie chcieliśmy widzieć. Barwni bohaterowie – kot, emigrant, wdowa czy nienarodzone dziecko – pokazują nam problemy, które często ignorujemy.Książka skłania do refleksji i do zadania sobie pytania: dokąd zmierza ten świat?Janusz Garbaliński - polski pisarz, autor „Dokąd zmierzamy?". Autor powieści bardzo ceni sobie swoją prywatność i pragnie, by informacje na jego temat pozostały tajemnicą...

Neuvostoliiton lopullisesti hajottua 1991 lähialuematkailu Luoteis-Venäjälle, etenkin Karjalan tasavaltaan alkoi elpyä paisuen osin jopa buumiksi asti. Ikkuna rajan takaisiin maisemiin oli auki ja houkutteli suomalaisia rajan yli tyydyttämään selittämätöntä kaipuutaan.Niinpä Masa, Heke, Tapsa, Aune, Leena-Maija, Petri ja Jori tulevat puolivahingossa aloittaneeksi oman lähialuematkailuprojektinsa."Mistä me tulemme, ja olemmeko menossa minnekään? Mikä on meidän tarkoitus? Mikä on rajojen tarkoitus?"Tämä teos sijoittuu väljästi tuohon ajanjaksoon, jolloin ikkuna näihin rajan takaisiin, jopa myyttisiin maisemiin, oli vielä auki."Masa hengitti hetken rauhoittuakseen ja mietti sitten taas, odotti mitä sieltä jostain mieleen tulisi. Ja tulihan sieltä vielä. Mieleen tuli virhe. Jopa kokonainen projektikin, kokonainen ihmisen elämänura, elämänkaari, voi osoittautua virheeksi. Mutta koska se on totta, se kuuluu elämään, eikä sitä voi jättää elämän ulkopuolelle. Ja kaikki mikä on elämän sisäpuolella, on rikkaudeksi. Siitä voi oppia jotain. Mutta koska Masa oli uupunut, hänen oli suotavaa nyt jo vihdoinkin hyväksyä repaleinen ajattelunsa, se ettei hänen tarvinnut ymmärtää aivan kaikkea. Sama päti myös Hekeen. Masan poika taas ei vielä näyttänyt välittävän, vaan heitteli kiviä innoissaan Vienanmereen."Jarkko Pajunen (s. 1970) on näyttelijä ja kirjailija. Pajunen on valmistunut teatteritaiteen maisteriksi Teatterikorkeakoulusta Helsingistä ja opiskellut sitä ennen kotimaista kirjallisuutta Helsingin yliopistossa. Hän on esiintynyt lukuisissa suomalaisissa elokuvissa, tv-sarjoissa ja teattereissa sekä kirjoittanut näytelmiä ja kuunnelmia. Sumukkaisuus – Rauhanomaista matkailua ja rajanylityksiä on Pajusen esikoisromaani.

Anni savner sin datter, som hun ikke har set i tre år, siden datteren fik en kvindelig kæreste, som Anni ikke ville acceptere. Men tør Anni række ud og håbe på forsoning?Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel.Produceret af Talk Town, Story House EgmontAlle i opgangen har noget at slås med: Chili kan ikke få en praktikplads som konditor. Hans er ikke sikker på, at han magter at overtage ansvaret for sit barnebarn, mens hans søn er i fængsel. Og Anni vil gerne forsones med sin datter, der har slået hånden af hende, fordi Anni ikke kunne forlige sig med, at datterens kæreste er en kvinde.Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel. Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontBerit Lypart er tekstforfatter, forfatter og uddannet cand.scient. i biologi og kommunikation fra Københavns Universitet og Roskilde Universitetscenter.

Anni forsøger at få kontakt til sin datter. Men hvad vil der ske, hvis det lykkes? Hvad nu hvis datteren slet ikke vil findes?Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel.Produceret af Talk Town, Story House EgmontAlle i opgangen har noget at slås med: Chili kan ikke få en praktikplads som konditor. Hans er ikke sikker på, at han magter at overtage ansvaret for sit barnebarn, mens hans søn er i fængsel. Og Anni vil gerne forsones med sin datter, der har slået hånden af hende, fordi Anni ikke kunne forlige sig med, at datterens kæreste er en kvinde.Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel. Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontBerit Lypart er tekstforfatter, forfatter og uddannet cand.scient. i biologi og kommunikation fra Københavns Universitet og Roskilde Universitetscenter.

Selvom Chili er begyndt at sælge hjemmelavede kager til nogle af naboopgangene, tjener hun ikke nok til, at det hele kan løbe rundt. Men hvor skal hun finde et job? Og hvad skal hun arbejde med?Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel.Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontAlle i opgangen har noget at slås med: Chili kan ikke få en praktikplads som konditor. Hans er ikke sikker på, at han magter at overtage ansvaret for sit barnebarn, mens hans søn er i fængsel. Og Anni vil gerne forsones med sin datter, der har slået hånden af hende, fordi Anni ikke kunne forlige sig med, at datterens kæreste er en kvinde.Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel. Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontBerit Lypart er tekstforfatter, forfatter og uddannet cand.scient. i biologi og kommunikation fra Københavns Universitet og Roskilde Universitetscenter.

Hans og barnebarnet besøger sønnen i fængslet, Chili får en overraskelse, og Anni får uventet besøg.Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel.Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontAlle i opgangen har noget at slås med: Chili kan ikke få en praktikplads som konditor. Hans er ikke sikker på, at han magter at overtage ansvaret for sit barnebarn, mens hans søn er i fængsel. Og Anni vil gerne forsones med sin datter, der har slået hånden af hende, fordi Anni ikke kunne forlige sig med, at datterens kæreste er en kvinde.Forfatter: Berit LypartIndlæser: Camilla Qvistgaard Dyssel. Bragt i HjemmetProduceret af Talk Town, Story House EgmontBerit Lypart er tekstforfatter, forfatter og uddannet cand.scient. i biologi og kommunikation fra Københavns Universitet og Roskilde Universitetscenter.