Short stories

Ta mistyfikacja się opłaca!Jim Barnett to nowy w okolicy, ale piekielnie skuteczny prywatny detektyw, a przy tym szlachetny człowiek - swoją rolę traktuje jak posłannictwo, więc pracuje za darmo. Przynajmniej oficjalnie. W rzeczywistości to nowe wcielenie Arsène’a Lupina, który podstępnie okrada zarówno ściganych bandytów, jak i swoich zleceniodawców. Pomaga mu młody inspektor Théodore Béchoux, który zaczyna nabierać podejrzeń wobec swojego kompana...W 2021 r. na platformie Netflix premierę miał serial "Lupin" zainspirowany książkowymi przygodami Arsène’a Lupina.Wyśmienita lektura dla miłośników błyskotliwych kryminałów w stylu Arthura Conana Doyle'aArsène Lupin to szarmancki, czuły na wdzięki kobiet mistrz charakteryzacji. Wrodzony spryt pozwala mu wychodzić z największych opresji. Żyje z kradzieży, ale trzyma się etosu, zgodnie z którym rabuje jedynie złoczyńców, wymierzając im tym samym sprawiedliwość. Postać tego dżentelmena-włamywacza była inspirowana historią Mariusa Jacoba - anarchisty, który dokonał ponad 150 włamań, za co został skazany na 23 lata więzienia.Maurice Leblanc - francuski nowelista i publicysta. Pod koniec XIX wieku wyjechał do Paryża, aby spełnić marzenie o zostaniu pisarzem. Ciężka praca i pragnienie odniesienia sukcesu poskutkowały stopniowym zjednywaniem sobie czytelników. Pośród wielu jego dzieł, największym powodzeniem cieszyła się i cieszy do dziś seria książek o włamywaczu-dżentelmenie imieniem Arsène Lupin.

Pubblicata per la prima volta a Milano nel 1920, "Calze di seta" è una raccolta di tredici novelle che incarnano a pieno la sensibilità e lo stile del grande scrittore bolognese Giuseppe Lipparini. Partendo dai primi racconti, incentrati sulla figura affascinante di Mimì Soriano, si passa poi ad altri personaggi, altri luoghi e altre vicissitudini: tutte narrate col solito piglio sornione, con la medesima arguzia con cui Lipparini ha sempre saputo dare forma alle sue storie. Amori fra uomini di mezza età e giovani ragazze emancipate e modernissime, discussioni famigliari e un rapporto complicato con le convenzioni sociali e religiose: tutto questo (e molto altro!) lo si può trovare solo in "Calze di seta" ...Giuseppe Lipparini nasce a Bologna nel 1877. Esponente di punta del Neoclassicismo – un movimento che guarda con nostalgia alla letteratura italiana compresa fra Dante e Leopardi – Lipparini insegna per molti anni letteratura italiana e storia dell’arte in varie città della penisola (Urbino, Matera, Palermo, Bologna), collaborando nel frattempo con diversi giornali (fra i quali si possono citare il Corriere della Sera, il Resto del Carlino, Athena e Il Messaggero). Noto soprattutto per l’attività poetica, di cui "Stato d’animo" (1918) rappresenta il culmine, egli ha anche prodotto una sterminata serie di contributi critici e vari romanzi, dei quali è doveroso citare "Il signore del tempo" (1904), avanguardistico tentativo di importare la fantascienza anche in Italia. Muore a Bologna nel 1951.

It is a golden rule: if you visit or move to a new area and the locals issue a chilling warning, abide by it.In books and films, the golden rule is to ignore it.Take ´American Werewolf in London´, where the two Americans stray off the path of the Yorkshire Moors and one of them is killed by a werewolf.In 'The Moon-Bog', an Irish-American reclaims his ancestral estate in Kilderry, Ireland.The superstitious local peasants plead with him not to drain the nearby bog. Which, of course, he does - with terrifying supernatural results.This short story is perfect for those already familiar with the writings of H. P. Lovecraft, or those simply looking for a quick scare.Howard Phillips (H.P.) Lovecraft (1890-1937) was an American author famed for his horror and fantasy fiction.Born in Rhode Island, he became a pioneer of ‘cosmic horror’, conjuring up the lore of supernatural creatures who exist beyond our understanding. His best-known stories include "The Call of Cthulhu", "At the Mountains of Madness" and "The Colour Out of Space".While he was a mainstay of pulp magazines, Lovecraft never achieved wider literary recognition in his lifetime. But his posthumous influence has been profound. It can be found in everything from the fiction of Stephen King and Neil Gaiman to the HBO series "Lovecraft Country".

Sono cinque le novelle che compongono questa raccolta di Matilde Serao, cinque racconti incentrati su figure femminili di ogni epoca, impiego ed estrazione sociale: studentesse, mogli, donne nubili, madri, donne anziane.Il mondo femminile, complesso e proprio per questo ancor più meraviglioso, entra in scena, senza lasciar spazio a sentimentalismi o retoriche, fonte di sorprese per chi si avventurerà in questa lettura.Matilde Serao (1856 – 1927) è stata una giornalista e scrittrice italiana. È stata la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano ("Il Corriere di Roma") e negli anni Venti fu candidata ben sei volte al Premio Nobel per la letteratura, ma non riuscì mai a ottenerlo. Serao ha scritto numerosi romanzi, diverse raccolte di racconti, saggi e altri scritti, tra cui anche opere pubblicate con due pseudonimi diversi.

"La moglie di un grand’uomo", pubblicata nel 1919, è un’interessante raccolta di novelle tutte al femminile. Oltre a quella che dà il titolo al libro, Matilde Serao ne ha selezionate appositamente altre undici, tutte incentrate sulla vita quotidiana, di famiglia e borghese, cui da sempre i suoi personaggi ci hanno abituato. Grazie a una prosa rotonda e intrisa di sorniona ironia, la grande scrittrice partenopea confeziona così un libro che si presta ai più vari livelli di lettura: che le si sfogli con l’intenzione di evadere dalla realtà, o magari per addentrarsi in un mondo sommerso da oltre un secolo di storia, le presenti novelle si conquisteranno sicuramente un posto nella memoria (e nel cuore) di chi le leggerà...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

Il rapporto di Alfredo Oriani con la bicicletta è precoce ed estremamente sentito. Già nel 1894, a Faenza, capeggia una manifestazione contro un provvedimento comunale, che avrebbe dovuto imporre ai ciclisti di condurre gli amati velocipedi a mano. Nell’estate del 1897, invece, effettua una gita in solitaria dalla Romagna alla Toscana, percorrendo ben seicento chilometri con oltre seimila metri di dislivello complessivi. "Bicicletta", pubblicato nel 1902, potrebbe considerarsi il resoconto di una passione viscerale, in bilico fra la raccolta di racconti autobiografici e l’apologia di un mezzo ancora inviso a molti (sia per il suo elitarismo che per la sua pericolosità). Ma è anche – e forse soprattutto – un preziosissimo documento di storia sociale: una fonte narrativa, agile e piacevole, sull’adozione, in Italia, di uno dei simboli più fortunati del progresso tecnico a cavallo fra XIX e XX secolo.Alfredo Oriani (1852-1909) nasce a Faenza da una famiglia di nobili decaduti. Dopo aver studiato legge a Roma e aver esercitato, per breve tempo, la professione di avvocato a Bologna, si trasferisce nella Villa del Cardello a Casola, dove resterà fino alla fine, lavorando come viticoltore e scrivendo. Oriani è infatti un autore prolifico, che nel corso degli anni produrrà vari saggi di storia, pamphlets politici e libri di narrativa. Fra i suoi molti titoli si possono citare il manifesto socialista "La rivolta ideale" (1908), la rigorosa disamina storiografica "La lotta politica in Italia" (1892) e i romanzi "Gelosia" (1894) e "Vortice" (1899).

It is sometimes difficult to know who most deserves our judgement.Do we look down more upon a shop owner for inventing a royal backstory for one of his items - or is the customer who believes the story even worse?Set in 19th century Paris, Honoré de Balzac's short story sees an English woman looking to buy a shawl in a shop.The owner sees a chance to con a foreigner by claiming the shawl was once owned by Empress Josephine, once the wife of Napoleon Bonaparte.Will she buy the story - and the shawl?Named after Felix Gaudissart, a travelling salesman who appears in other Balzac tales, ´Gaudissart II´ demonstrates Blazac's skills as he portrays greed, dishonesty, and gullibility to perfection.´Gaudissart II´ will delight any reader familiar with Balzac's body of work.Honoré de Balzac (1799-1850) was a French novelist and playwright, most famous for a sequence of novels, collectively called 'The Human Comedy'. His signature style was a warts-and-all representation of post-Napoleonic French life, rich in detail and featuring complex, unfiltered characters.The style means Balzac is regarded as one of the pioneers of European literary realism. He is named as an influence on writers including Emile Zola, Henry James, Charles Dickens and Gustave Flaubert.The first novel he published under his own name was 'Les Chouans' in 1829. In 1834 he hit upon the idea of grouping his novels together to record all of society. The result, over a period of years, was 'The Human Comedy', which comprised three categories: 'Analytic Studies'; 'Philosophical Studies'; and 'Studies of Manners'.

Adapted into episode one of the TV mini-series, The Nightmare Worlds of H.G. Wells – starring Ray Winstone and Michael Gambon – The Story of the Late Mr. Elvesham is a short story by H.G. Wells. A young, poverty-stricken man called Edward Eden meets a strange older gentleman, Egbert Elvesham, who declares that he would like Eden to be his sole heir. At the end of a meal together, Elvesham pours a strange pink powder into their drinks and the following day, Edward Eden wakes to find himself in Elvesham’s body in a ‘Freaky Friday’ body-swapping scenario. Eden is destined for more than he signed up for in this fantasy, horror story.H.G. Wells (1866 – 1946) was a prolific writer and the author of more than 50 novels. Additionally, he wrote more than 60 short stories, alongside various scientific papers. Many of his most famous works have been adapted for film and television, including ‘The Time Machine,’ starring Guy Pearce, ‘War of the Worlds,’ starring Tom Cruise, and ‘The Invisible Man,’ starring Elizabeth Moss. Because of his various works exploring futuristic themes, Wells is regarded as one of the ‘Fathers of Science Fiction.’

"Lacrime di sangue", pubblicato per la prima volta nel 1919, raccoglie una compagine variegata e originale di testi, che spaziano dalla novella in senso classico alla commedia, dal memoriale alla critica letteraria. Quindici testi che traspirano brillantezza e voglia di vivere, disprezzo delle noiose certezze borghesi e ricerca di una giustizia che sia di questo mondo, e non soltanto un orpello metafisico. La vita umana è descritta da Mariani secondo le più varie gradazioni e dalle più diverse angolazioni: amore, tradimenti, fede, alienazione, fuga, sono solo alcuni dei moltissimi temi che sembrano quasi scalpitare, per uscire dalla sua penna infervorata. Come scrive lui stesso, in "Per l’ultima volta", "Io penso. E a modo mio. E la mia arte è costruita sulla base di un mio pensiero politico e sociale" ...Mario Mariani (1883-1951) nasce a Roma. Cresciuto a Solarolo, ultima i suoi studi nella capitale. Nel 1907 decide di trasferirsi a Berlino, dove inizia a lavorare come corrispondente. Nel 1911 sposa la ballerina Maria Biondi, da cui si separa già durante la Prima Guerra Mondiale (combattuta in prima linea come ufficiale degli Alpini). Trasferitosi a Milano, pubblica i primi racconti e, dopo aver fondato varie riviste, abbandona definitivamente l’Italia in polemica con l’ascesa del fascismo. Dopo lunghe peregrinazioni, trascorrerà gli ultimi anni in Sud America, morendo a Rio de Janeiro. La sua produzione letteraria, che spazia dalle poesie giovanili alla narrativa, è stata pubblicata integralmente da Sonzogno (1947-1951) e consta di titoli di grande valore, come "Antelucano", "Sott' la naja. Vita e guerra d'alpini" e "Vent’anni dopo".

"Storie allegre" è una raccolta di otto storie apparse inizialmente nel "Giornale per i Bambini", caratterizzate dallo stile dinamico e beffardo tipico dell'autore e dalla ripresa di personaggi ed elementi già presenti in "Pinocchio". La vasta galleria di personaggi che ne deriva, tra adulti e bambini estremamente vivaci, restituisce al lettore il sapore di un’infanzia ormai facente parte del passato, ma non del tutto andata perduta.L'italiano Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini, 1826-1890) fu un giornalista e scrittore di libri per bambini, che divenne famoso in tutto il mondo per il suo libro "Le avventure di Pinocchio" (1883). Collodi iniziò a scrivere testi di satira politica e in seguito passò alle fiabe. I suoi scritti si discostano dalla letteratura per bambini dell'epoca e vengono per questo apprezzati fin dall'inizio sia da adulti che bambini. Collodi non perse mai il suo tono satirico che permea, infatti, ogni suo racconto, lasciando intravedere allegorie e diversi livelli di interpretazione.

Un relato que se publicó en la Revista Europea y que se recogió en varias antologías del autor. ¡Solo! nos presenta a Fresnedo, un hombre que ha trabajado duro toda su vida. Cuando era joven tuvo que marcharse a Madrid para ayudar a su tío comerciante y ahora que tiene cuarenta, se ha casado y establecido. Pero el amor romántico no dura para siempre y las relaciones se resienten cuando el matrimonio discute sobre dónde pasar las vacaciones. Un relato cortito, que habla del amor paternofilial, de familia y del ambiente rural que Palacio Valdés tanto amaba.Armando Palacio Valdés (1853-1938) fue escritor y crítico literario. Creció en el ambiente rural de Asturias, hasta que se trasladó a Oviedo con doce años. En 1870 se instaló en Madrid para estudiar derecho y ahí entró en el mundo literario de la capital, participando en revistas y formando parte del Ateneo. Empezó a escribir ensayo y críticas literarias, pero a partir de su primera novela, de éxito inmediato, se decantó hacia la narrativa. Escribió más de treinta libros, entre novelas y ensayos. Murió en Madrid durante la guerra civil, a la edad de 84 años.

Lem, Zajdel i... Mirosław Jabłoński. Zbiór opowiadań "Czas wodnika" ustawia autora wśród klasyków polskiej fantastyki naukowej.12 zamieszczonych tu utworów reprezentuje różnorodne style w obrębie science fiction. Pojawia się w nich hipoteza dotycząca istnienia innych "światów rozumnych", odbywają się podróże kosmiczne i temporalne. Dostajemy wątki apokaliptyczne oraz elementy grozy. A wszystko to okraszone sporą dawką humoru.Opowiadania powstawały w latach 1978-1986, częściowo były publikowane w czasopiśmie "Fantastyka".Dla miłośników wyobraźni Arthura C. Clarka czy Henry'ego Kuttnera.Mirosław Piotr Jabłoński (ur. 1955) - polski pisarz fantastyki naukowej, scenarzysta, dziennikarz i podróżnik, a także tłumacz i autor reportaży. Absolwent Wydziału Mechanicznego Politechniki Krakowskiej oraz Studium Scenariuszowego przy PWSFTiTV w Łodzi. Debiutował w 1978 r. na łamach „Nurtu" opowiadaniem "Drzewo genealogiczne". Jego pierwsza powieść pt. "Kryptonim 'Psima'" ukazała się w 1982 r., Piotr Szulkin oparł na niej częściowo scenariusz filmu "Ga, ga. Chwała bohaterom". W ramach projektu Kody Miasta - Kraków Miasto Literatury UNESCO na krakowskich Plantach pojawiła się ławka jego imienia.

Czy jakikolwiek gatunek literacki potrafi realniej uchwycić rzeczywistość niż fantastyka?Zbiór 11 opowiadań, w których autor snuje opowieści "prawdziwe do szpiku kości". Inscenizuje relacje między realnie istniejącymi osobami (np. Orson Welles czy Humphrey Bogart), opisuje odwieczne ludzkie namiętności i wiarygodnie oddaje psychologię postaci. Te błyskotliwe, wciągające, a czasem również zabawne miniaturki są niezwykle życiowe, a drobne wątki fantastyczne tylko podsycają ten realizm.Utwory były uprzednio publikowane w rozlicznych antologiach i czasopismach, a także w prasie polonijnej.Pozycja obowiązkowa dla fanów pisarstwa Arthura C. Clarka czy Henry'ego Kuttnera.Mirosław Piotr Jabłoński (ur. 1955) - polski pisarz fantastyki naukowej, scenarzysta, dziennikarz i podróżnik, a także tłumacz i autor reportaży. Absolwent Wydziału Mechanicznego Politechniki Krakowskiej oraz Studium Scenariuszowego przy PWSFTiTV w Łodzi. Debiutował w 1978 r. na łamach „Nurtu" opowiadaniem "Drzewo genealogiczne". Jego pierwsza powieść pt. "Kryptonim 'Psima'" ukazała się w 1982 r., Piotr Szulkin oparł na niej częściowo scenariusz filmu "Ga, ga. Chwała bohaterom". W ramach projektu Kody Miasta - Kraków Miasto Literatury UNESCO na krakowskich Plantach pojawiła się ławka jego imienia.

In questo brevissimo resoconto Daniel Defoe fa luce su un caso misterioso, avvenuto nella parrocchia di St. Benet Fynk agli inizi del Settecento. Per non rovinare la lettura a chiunque si accinga ad immergersi nell’inquietante cronaca, è sufficiente citare gli ingredienti perfetti per questa storia del brivido: un apparente suicidio, l’inspiegabile comparsa di una persona dai contorni indefinibili e la presenza di ben due testimoni. Come nel suo stile, Defoe riporta l’evento con piglio giornalistico, senza nascondere la propria fede nell’esistenza del Maligno. Il racconto è infatti originariamente contenuto nel suo saggio “The Political History of the Devil” (1726), messo all’indice dalla Chiesa Cattolica…Questo audiolibro è stato realizzato in collaborazione con Edizioni Clichy.Daniel Defoe (1660-1731) nasce nei sobborghi di Londra, figlio di un mercante di candele presbiteriano. Si dedica fin da giovane agli affari, avviando nel corso della propria vita innumerevoli attività. Incarcerato prima per bancarotta (1692), poi per blasfemia (1702), sconta la pena umiliante della gogna. Separatosi dalla moglie, non rivedrà mai più i suoi sette figli, dedicandosi, da allora in poi, esclusivamente al giornalismo. Quelli che diventeranno i suoi maggiori romanzi, pubblicati negli ultimi anni di vita, vengono da Defoe spacciati per storie vere, al fine di venderli e pagare i suoi molti debiti. Considerato, anche per questo aspetto picaresco, il padre del moderno romanzo inglese, è passato alla storia con capolavori quali “Robinson Crusoe” e “Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders”.

Nel racconto “Il sacerdote e l’atto smarrito” – incluso in “The History and Reality of Apparitions” (1727) – Daniel Defoe riporta una vicenda narratagli dal Reverendo John Scott (1639-1695), da lui considerato una fonte attendibile. Un medico, contattato dal fantasma di un gentiluomo preoccupato per il nipote, si trova suo malgrado ad assistere quest’ultimo nel ritrovamento di un fondamentale atto di proprietà. L’intera vicenda è narrata dall’autore con l’intento di venire a capo della realtà degli eventi paranormali, come ad esempio l’apparizione di fantasmi. Il tutto, però, senza privarsi del gusto seicentesco per l’aneddoto e i misteri…Questo audiolibro è stato realizzato in collaborazione con Edizioni Clichy.Daniel Defoe (1660-1731) nasce nei sobborghi di Londra, figlio di un mercante di candele presbiteriano. Si dedica fin da giovane agli affari, avviando nel corso della propria vita innumerevoli attività. Incarcerato prima per bancarotta (1692), poi per blasfemia (1702), sconta la pena umiliante della gogna. Separatosi dalla moglie, non rivedrà mai più i suoi sette figli, dedicandosi, da allora in poi, esclusivamente al giornalismo. Quelli che diventeranno i suoi maggiori romanzi, pubblicati negli ultimi anni di vita, vengono da Defoe spacciati per storie vere, al fine di venderli e pagare i suoi molti debiti. Considerato, anche per questo aspetto picaresco, il padre del moderno romanzo inglese, è passato alla storia con capolavori quali “Robinson Crusoe” e “Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders”.

Fantastyka naukowa w baśniowej konwencji.Jeden z najwybitniejszych polskich przedstawicieli współczesnego science fiction w zaskakującej odsłonie. 8 opowiadań zebranych w zbiorze obrazuje rozpiętość pisarskich umiejętności Jabłońskiego. Twórca znany z przekonujących wizji przyszłości, rzeczywistości równoległej lub alternatywnej, umiejętnie nawiązuje tu do legend i podań, a także sprawnie operuje formułą przypowieści.Zebrane tu utwory były dotąd publikowane w rozmaitych czasopismach i antologiach. Niniejszy zbiór pozwala spojrzeć na nie jak na istotny nurt w twórczości Jabłońskiego.Dla miłośników twórczości Henry'ego Kuttnera lub Lovecrafta.Mirosław Piotr Jabłoński (ur. 1955) - polski pisarz fantastyki naukowej, scenarzysta, dziennikarz i podróżnik, a także tłumacz i autor reportaży. Absolwent Wydziału Mechanicznego Politechniki Krakowskiej oraz Studium Scenariuszowego przy PWSFTiTV w Łodzi. Debiutował w 1978 r. na łamach „Nurtu" opowiadaniem "Drzewo genealogiczne". Jego pierwsza powieść pt. "Kryptonim 'Psima'" ukazała się w 1982 r., Piotr Szulkin oparł na niej częściowo scenariusz filmu "Ga, ga. Chwała bohaterom". W ramach projektu Kody Miasta - Kraków Miasto Literatury UNESCO na krakowskich Plantach pojawiła się ławka jego imienia.

Launceston, 1665. Il Reverendo Ruddle, dopo aver pronunciato un toccante sermone al funerale del giovane John Elliot, è invitato da un nobiluomo a risolvere le turbe psichiche del figlio, convinto di essere perseguitato da una donna defunta. Inizialmente scettico, l’uomo dovrà poi ricredersi, di fronte alla visione, fatta in prima persona, del fantasma di Dorothy Dingle… Daniel Defoe, pur non considerandosi un credulone, riporta la storia così comi gli è stata raccontata, proponendo anche delle spiegazioni razionali. A prescindere da ciò che si creda, a onor del vero, è stato comunque dimostrato che tutti i personaggi citati sono realmente esistiti…Questo audiolibro è stato realizzato in collaborazione con Edizioni Clichy.Daniel Defoe (1660-1731) nasce nei sobborghi di Londra, figlio di un mercante di candele presbiteriano. Si dedica fin da giovane agli affari, avviando nel corso della propria vita innumerevoli attività. Incarcerato prima per bancarotta (1692), poi per blasfemia (1702), sconta la pena umiliante della gogna. Separatosi dalla moglie, non rivedrà mai più i suoi sette figli, dedicandosi, da allora in poi, esclusivamente al giornalismo. Quelli che diventeranno i suoi maggiori romanzi, pubblicati negli ultimi anni di vita, vengono da Defoe spacciati per storie vere, al fine di venderli e pagare i suoi molti debiti. Considerato, anche per questo aspetto picaresco, il padre del moderno romanzo inglese, è passato alla storia con capolavori quali “Robinson Crusoe” e “Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders”.

Da den gamle kirke brændte, og kirkeklokken styrtede fra klokketårnet og ned i de brændende ruiner, var den tunge malmklokke det eneste, der stod til et redde. Man hejsede den op i det nye klokketårn, og der har den hængt så længe, at ingen ved, hvor gammel den er. Man siger, at der er noget særligt ved denne kirkeklokke. Den ikke bare ringer; den synger. Og for dem, der har det allersværest, er dens sang en lise for sjælen. Ikke mindst for kirkestøberen, der har mistet sin unge kone på grund af sin egen stædighed.Foruden titelnovellen indeholder "Den gamle kirkeklokke" syv fortællinger fra både Danmark, Frankrig og Italien.Vilhelm Østergaard (1852-1928) var en dansk forfatter, journalist og titulær professor, der udgav en lang række bøger i forskellige genrer. Som journalist skrev Vilhelm Østergaard for blade som "Nationaltidende", "Berlingske Tidende" og "Dagens nyheder" om primært kulturliv. Han debuterede som forfatter i 1879 med novellesamlingen "Fra ulige steder" og udgav efterfølgende både romaner, digtsamlinger, erindringer, biografier, lærebøger samt genfortællinger af eventyr og sagn. I 1899 blev han titulær professor, og senere blev han både Ridder af Dannebrog og Dannebrogsmand.

Questo breve racconto, pubblicato originariamente in “The History And Reality Of Apparitions” (1727), trasmette la memoria di un fatto inquietante, avvenuto ai tempi della Prima Rivoluzione Inglese (1642-1651). Protagonista della vicenda sarebbe stato il celebre bandito James Hind, artefice di molte rapine nello Huntingdonshire. Nel tentativo di rapinare quello che all’apparenza sembrerebbe un mite allevatore di campagna, Hind si ritrova infatti di fronte ad una figura infernale, che sembrerebbe preannunciargli la sua imminente morte… Daniel Defoe, con spirito di acuto giornalista, ci offre pertanto la cronaca di un avvenimento paranormale, condendo il tutto col sapiente stile che solo un grande scrittore potrebbe avere.Questo audiolibro è stato realizzato in collaborazione con Edizioni Clichy.Daniel Defoe (1660-1731) nasce nei sobborghi di Londra, figlio di un mercante di candele presbiteriano. Si dedica fin da giovane agli affari, avviando nel corso della propria vita innumerevoli attività. Incarcerato prima per bancarotta (1692), poi per blasfemia (1702), sconta la pena umiliante della gogna. Separatosi dalla moglie, non rivedrà mai più i suoi sette figli, dedicandosi, da allora in poi, esclusivamente al giornalismo. Quelli che diventeranno i suoi maggiori romanzi, pubblicati negli ultimi anni di vita, vengono da Defoe spacciati per storie vere, al fine di venderli e pagare i suoi molti debiti. Considerato, anche per questo aspetto picaresco, il padre del moderno romanzo inglese, è passato alla storia con capolavori quali “Robinson Crusoe” e “Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders”.

Una colección de relatos sobre mujeres que sufren violencia de género, discriminación laboral o acoso sexual. Pero es, sobre todo, una colección de relatos sobre mujeres fuertes y valientes. Los dos autores usan un abanico de géneros, como la ciencia ficción, el thriller fantástico o el horror, para mostrar las diferentes realidades de estas protagonistas. En la brutalidad de sus historias está la crítica, pero también la esperanza. Ocho historias descarnadas y duras, con toques de género pero siempre con una base real: la discriminación patriarcal.Este audiolibro está narrado en castellano.Tery Logan (Madrid, 1979) es el pseudónimo de Beatriz Tante. Estudio fisioterapia con varios postgrados, además de un máster en criminología. Además de eso, ha trabajado como locutora, dramaturga, guionista de cine y escritora de terror, criminal y comedia romántica. Esta mezcla de géneros la hace polifacética a la hora de crear relatos, novelas y cuentos infantiles. Ha publicado en varias antologías, además de publicar sus colecciones propias.Rubén Arnaiz (Madrid, 1981) es guionista, director y productor de cine. Desde 2007 ha trabajado en más de 30 cortometrajes, algunos documentales y en varias películas españolas y chinas. Tiene una productora, Amblost Media. Su incursión en el mundo literario ha sido reciente, con la colección de relatos Púrpura, pero está trabajando en otros proyectos literarios.

Kafka und Satie - Erzählungen von Franz Kafka inszeniert mit Musik von Eriki SatieFranz Kafkas kurze Erzählungen vereinen Phantastisches, Paradoxes und Absurdes. Unglaubliches und Unerhörtes wird da beschrieben, minutiös, nüchtern-ernst und oft verblüffend komisch. Grenzbereiche unseres Lebens werden ausgeleuchtet, existenzielle Grund- oder Ausnahmesituationen in unvergessliche, traumverwandte Bilder gefasst, geschrieben in einer wunderbar klaren Sprache, die im Deutschen ihresgleichen sucht. Erik Saties minimalistische, teils meditative, teils witzig-skurrile, oft wie musikalische Aphorismen anmutende Klavierstücke, entstanden zur gleichen Zeit (zwischen 1910 und 1925) in Paris, als Kafka seine Prosa in Prag niederschrieb.Stefan Laux studierte Musik und Germanistik in Heidelberg und Stuttgart, seine Klavierausbildung erhielt er bei Christoph Back, einem Schüler von Alfred Brendel, sowie bei Arne Torger und Jürgen Uhde. Von Konrad Richter, Jürgen Glauss und Norman Shetler wurde er im Fach Liedgestaltung ausgebildet. Er war Begleiter bei Meisterkursen von Elisabeht Schwarzkopf und Dietrich Fischer Dieskau. Sein Repertoire umfasst nahezu die gesamte Liedliteratur von Haydn, Mozart, Beethoven über Schubert, Schumann, Brahms, Wolf, Schönberg, Berg, Webern und Eisler bis in die heutige Moderne. Er ist Vorstand und künstlerischer Leiter der Süddeutschen Schubertgesellschaft e.V.

Sagan segir af spænska aðalsmanninum Don del Grandia sem berst fyrir því að frelsa heimalandið úr viðjum presta- og munkavaldsins. Þegar hann mætir andspyrnu hinna miskunnarlausu pyntingarmunka leitar hann á náðir Basil fursta. Með skarpskyggni að vopni og hinn aflmikla John Skylight sér við hlið leggja þeir félagar upp í vafasaman eltingaleik við gamla erkifjendur og hættulega höfuðpaura.Persónurnar og notkun á tungumáli í verkinu endurspegla ekki skoðanir útgefandans. Verkið er gefið út sem sögulegt skjal sem inniheldur lýsingar á tíðaranda og skynjun manna sem tíðkaðist á tímum skrifanna.Ævintýrin um Basil fursta komu fyrst út á Íslandi árið 1939. Bækurnar vöktu ánægju hér á landi enda auðlesin og skemmtileg ævintýri. Basil fursti er víðkunnur sem konungur leynilögreglumanna. Honum er falið að leysa hin erfiðustu glæpamál víðsvegar um heiminn, enda þykir hann manna færastur til þeirra verka. Höfundur bókanna er óþekktur.

À seulement sept ans, Julien frappe les souris blanches, tire sur les oisillons à coups de sarbacane et étrangle à mains nues les pigeons. Adolescent, il éventre les boucs à l'épée, et massacre des troupeaux entiers de cerfs.Un jour, un animal sauvage agonisant lui prédit l'avenir. Il tuera ses parents et commettra l'irréparable. Effrayé, Julien fuit le domaine familial pour la vie d'errance afin d'éviter le présage à tout prix. Mais bientôt, son passé le hante, et sa funeste malédiction le rattrape…Entre conte merveilleux, récit fantastique et roman de chevalerie, Flaubert érige une nouvelle sur le légendaire saint Julien l’Hospitalier, paru dans le recueil « Trois Contes ».L’écrivain français Gustave Flaubert (1821-1880) est un pilier de la littérature française. Il aura aussi marqué la littérature universelle de par la profondeur de ses analyses psychologiques et de son regard sur les comportements des individus et de la société de son époque. Il est possible d’observer l’intensité de son style dans ses plus grands récits comme « Madame Bovary » (1857), « Trois contes » (1877) et « L'Éducation sentimentale » (1869).

Camille de Grandlieu voue un amour inconsidéré pour le jeune Ernest de Restaud malgré les menaces de sa mère et les conseils du vieux Derville. Quiconque connaît la famille Ernest sait à quel point elle est dépensière.Il y a bien longtemps, à l'époque ou Derville avait pour voisin le prêteur d'argent Gobseck, il fut témoin de la chute aux enfers des Restaud, et de la malice de Gobseck qui a fait de l'usure un art sans pareil…Roman d'amour, de mœurs, et tableau d'une bourgeoisie tombée dans le piège de l'argent ; Balzac érige une chef-d'œuvre qui met en lumière un personnage phare « La Comédie humaine », Gobseck.Honoré de Balzac (1799-1850) est un écrivain français issu d'une bonne famille. Durant ses études, il travaille chez un notaire, et bien qu'il obtienne son baccalauréat de droit, il décide de se consacrer entièrement à la littérature. Son expérience, notamment par ses études, de la société de son temps déteint fortement dans ses romans dans lesquels il dépeint de façon réaliste la condition humaine du XIXème siècle. Ses romans ont été adaptés plusieurs fois au cinéma français, notamment le film « Le Colonel Chabert » (1994) de Yves Angelo avec Gérard Depardieu et « Le Lys dans la vallée » (1970) de Marcel Cravenne avec Delphine Seyrig.

Depuis un mois, le tétrarque Antipas détient prisonnier le juif Jean-Baptiste dans le plus profond des cachots de sa citadelle. Jean-Baptiste s'oppose fermement à la relation entre Hérodias, la nièce d'Antipas, et le tétrarque.Mais aujourd'hui, alors qu'il a convié les grandes puissances du royaume pour son anniversaire, Antipas doit céder aux caprices de Vitellius le Proconsul, et ouvrir ses souterrains au public. Tous découvrent alors Jean-Baptiste qui, d'une puissante voix, dévoile une prophétie funeste à l'encontre de ceux qui le retiennent…Dans cette nouvelle parue dans le recueil « Trois Contes », Flaubert mêle ses recherches et sources historiques à la fable et la fiction. Il recompose ainsi les portraits d'Hérodias et d'Hérode Antipas, de Salomé et de Jean le Baptiste, figures tragiques et emblématiques de l'Orient au temps de Jésus.L’écrivain français Gustave Flaubert (1821-1880) est un pilier de la littérature française. Il aura aussi marqué la littérature universelle de par la profondeur de ses analyses psychologiques et de son regard sur les comportements des individus et de la société de son époque. Il est possible d’observer l’intensité de son style dans ses plus grands récits comme « Madame Bovary » (1857), « Trois contes » (1877) et « L'Éducation sentimentale » (1869).

Et venskab, der er plantet i barndommen, må modstå meget i ungdommen, hvis det skal kunne fortsætte i voksenlivet.Det finder Halfdan og Oluf ud af, da de som livslange bedste venner flytter sammen til København for at studere. De to drenge kunne dårligt være mere forskellige. Halfdan er selvsikker, elegant og løssluppen, mens Oluf er rolig, beskeden og ansvarsfuld. Det bliver han nødt til at være, for hans fattige forældre har ikke råd til, at han sakker bagud på uddannelsen eller roder sig ud i problemer. Halfdan er derimod vant til, at hans rige forældre nok skal gøre livets vej lige og let for ham.Da de to venner befinder sig i hovedstaden alene med al den frihed og ansvar, der følger med, kommer forskellene i deres karakter for alvor til udtryk – og deres venskab på prøve."I vår" indeholder fortællingerne "Vennerne" og "En lille sammensværgelse". Samlingen udkom i 1895.Ivar Ring er pseudonym for den danske forfatter Alfhilda Theodora Adelheid Mechlenburg (1830-1907), som skrev en lang række populære noveller og romaner. Mange af hendes bøger blev oversat til fremmedsprog, og særligt i Sverige og Norge fandt hun stor succes. Hendes fortællinger udkom både i forskellige ugeblade og i bogform og nåede ud til et bredt publikum.

Pubblicata dall’editore milanese Treves nel 1889, la presente raccolta di novelle portava originariamente il titolo di "Racconti napoletani". Sì, perché di questo, in effetti, si tratta: con lo stile inconfondibile della grande scrittrice e giornalista che è stata, Matilde Serao celebra infatti proprio Napoli, la sua peculiare cultura e tutto ciò che ad esse si lega a filo doppio. Che si tratti di narrare la desolazione di un giovane detenuto in "All’erta, sentinella!", oppure la fierezza con cui è difeso un amore contrastato in "O Giovannino, o la morte", tutto sembra ricondurre sempre ai condizionamenti di un ambiente che, sebbene reso più tollerabile dalle bellezze paesaggistiche, cela sempre qualche stortura, qualche ingiustizia. Del resto, da chi si è sempre battuta per la dignità e l’autodeterminazione della persona, non ci si può aspettare che una disamina dura – anche se indulgente ed empatica – di una realtà complessa come quella di Napoli...Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne ha bloccato la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.

Questa non è una semplice silloge di racconti. Piuttosto, citando le parole dell’autore, è una "piccola raccolta d’occhi e di nasi, toccati in punta di penna e poi lasciati lì, senza finire". Una serie di bozzetti di personaggi, figure e paesaggi che ci trasmettono la sentita visione – mai scevra di ironia e di affetto – di Firenze e della sua colorita popolazione. Collodi, da bravo toscano figlio del suo tempo, integra in questo serraglio "strapaesano" le istanze di riforma che più gli premono, riservando sonore stoccate polemiche alle corporazioni di filosofi, scrittori e giuristi che soffocano il libero fluire della vitalità umana. Per questo, forse, l’occhio di Collodi si fa più benevolo nei confronti del "ragazzo di strada", o dei bambini che, giocando in mezzo a Piazza San Marco, fantasticano di poter essere un giorno re. Memorabile, poi, la brevissima "Storia di Firenze dalla creazione del mondo fino a oggi", in cui l’autore non si fa scappare l’occasione per criticare la propria città e il neonato governo italiano, che per pochissimo tempo l’ha eletta sua capitale.Carlo Lorenzini (1826-1890) nasce a Firenze in una famiglia di basso ceto. Studia grazie all’aiuto economico dei marchesi Ginori (per cui entrambi i genitori lavorano) e, dopo qualche anno in seminario, nel 1844 inizia a lavorare come commesso nella libreria Piatti. Inizia intanto, giovanissimo, a pubblicare i primi articoli per L’Italia musicale. Prende parte da volontario sia alla Prima che alla Seconda Guerra d’Indipendenza, affermandosi come critico, giornalista e scrittore. Nel 1883, dopo averlo pubblicato a puntate sul Giornale per i bambini, dà alle stampe il suo capolavoro, "Le avventure di Pinocchio". Tradotto in più di trecento lingue, "Pinocchio" è anche l’opera italiana più letta al mondo, nonché il libro più tradotto di sempre dopo "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry. Collodi – pseudonimo tratto dal paese d’origine della madre – ha goduto in vita di enorme fama, pubblicando anche altre opere come "Il regalo di Capo d’Anno" (1884) e "L’onore del marito" (1870).

Dans un village espagnol lors des guerres napoléoniennes, toute une garnison française est massacrée par la révolte de ses habitants. Seul le commandant Victor Marchand parvient à survivre grâce à Clara Leganès, fille de la plus grande famille espagnole du village.Mais bientôt, les représailles des Français s'abattent sur les habitants, et plus particulièrement sur les Leganès. Toute la famille est condamnée à mort. Désespéré et impuissant face à la décision des français, Marchand parvient tout de même à épargner la vie du cadet, à condition que ce dernier devienne le bourreau de sa propre famille...Voici là un incontestable chef-d'œuvre de la nouvelle française. Il constitue à la fois le texte le plus noir de toutes les œuvres balzaciennes, et un tableau historique de l'Espagne du XIXe.Honoré de Balzac (1799-1850) est un écrivain français issu d'une bonne famille. Durant ses études, il travaille chez un notaire, et bien qu'il obtienne son baccalauréat de droit, il décide de se consacrer entièrement à la littérature. Son expérience, notamment par ses études, de la société de son temps déteint fortement dans ses romans dans lesquels il dépeint de façon réaliste la condition humaine du XIXème siècle. Ses romans ont été adaptés plusieurs fois au cinéma français, notamment le film « Le Colonel Chabert » (1994) de Yves Angelo avec Gérard Depardieu et « Le Lys dans la vallée » (1970) de Marcel Cravenne avec Delphine Seyrig.

Jamais la marquise de Listomère ne se laisserait séduire par un coureur de jupon ! Pour autant, elle ne dirait pas non à l'irrésistible et indifférent Eugène de Rastignac rencontré il y a peu lors d'un bal ; car lui n'est pas un de ces galants qui cherchent à tout prix à enjôler...Un jour, elle reçoit d'Eugène une brûlante lettre d'amour.Voici là un chef-d'œuvre aux grands thèmes balzaciens. Au travers d'un récit à cheval entre l'ironie, l'humour et la morale, Balzac érige une satire de l'amour bourgeois, et affirme sa position de maître de la nouvelle.Honoré de Balzac (1799-1850) est un écrivain français issu d'une bonne famille. Durant ses études, il travaille chez un notaire, et bien qu'il obtienne son baccalauréat de droit, il décide de se consacrer entièrement à la littérature. Son expérience, notamment par ses études, de la société de son temps déteint fortement dans ses romans dans lesquels il dépeint de façon réaliste la condition humaine du XIXème siècle. Ses romans ont été adaptés plusieurs fois au cinéma français, notamment le film « Le Colonel Chabert » (1994) de Yves Angelo avec Gérard Depardieu et « Le Lys dans la vallée » (1970) de Marcel Cravenne avec Delphine Seyrig.