Short stories

Pubblicato a puntate sul giornale Fanfulla (1873), "I ragazzi grandi" è un impietoso ritratto del neonato Regno d’Italia, sottoposto alla spinta centrifuga degli interessi personali, miopi ed egoisti, di una classe politica che sta imparando a reinventarsi nella nuova situazione. Personaggi come Federigo e Clarenza, Emilia e Mario, Leonetto e la marchesa Sorbelli, rappresentano tutti, a proprio modo, una declinazione dell’ambizione più sfrenata. Col tono tipico di Collodi – che gioca, qui, con un mondo di "adulti" che conosce fin troppo bene – la storia si dipana in varie direzioni con fare rocambolesco, trasmettendo a chi legge l’istintiva sensazione che nulla, a conti fatti, meriti poi tutto questo penoso sforzo...Carlo Lorenzini (1826-1890) nasce a Firenze in una famiglia di basso ceto. Studia grazie all’aiuto economico dei marchesi Ginori (per cui entrambi i genitori lavorano) e, dopo qualche anno in seminario, nel 1844 inizia a lavorare come commesso nella libreria Piatti. Inizia intanto, giovanissimo, a pubblicare i primi articoli per L’Italia musicale. Prende parte da volontario sia alla Prima che alla Seconda Guerra d’Indipendenza, affermandosi come critico, giornalista e scrittore. Nel 1883, dopo averlo pubblicato a puntate sul Giornale per i bambini, dà alle stampe il suo capolavoro, "Le avventure di Pinocchio". Tradotto in più di trecento lingue, "Pinocchio" è anche l’opera italiana più letta al mondo, nonché il libro più tradotto di sempre dopo "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry. Collodi – pseudonimo tratto dal paese d’origine della madre – ha goduto in vita di enorme fama, pubblicando anche altre opere come "Il regalo di Capo d’Anno" (1884) e "L’onore del marito" (1870).

"Nuove storie d’ogni colore" è una raccolta di undici racconti. Possiamo ritenere l’Italia, la nostra Italia, la vera protagonista di queste storie. L’Italia della seconda parte dell’Ottocento, con una Milano più agricola che cittadina, con la burocrazia che ci fa impazzire, con l’aristocrazia e il trasformismo, con miserie personali e/o professionali, con l’amicizia che mai ci abbandona.Emilio De Marchi (1851 – 1901) è stato un traduttore italiano, ma soprattutto scrittore e poeta; era infatti ritenuto uno dei più importanti narratori italiani della seconda metà dell’Ottocento. I protagonisti delle sue opere sono perlopiù contadini lombardi e la piccola borghesia milanese. Le sue opere sono davvero numerose, qui ne ricordiamo alcune come "Vecchie storie", "Il signor dottorino", "Redivivo", "Nuove storie d’ogni colore", "I nostri figliuoli", "Giacomo l’idealista" e "Arabella".

Dato alle stampe nel 1880, "La cartella N. 4" raccoglie una serie di brevi scritti, caratterizzati da un forte lirismo, che la Marchesa Colombi scrisse nell’arco dell’anno precedente. Come illustrato vivacemente dalla stessa autrice nel testo introduttivo – "Capo d’anno" – il titolo fa riferimento alla sua abitudine di raccogliere i propri racconti da pubblicare in cartelle annuali, utili anche a poter presentare puntualmente a un editore quanto basta per guadagnare i soldi necessari a fare i regali di Natale. In una sorta di precoce (e modernissimo!) esperimento metaletterario, a cavallo fra finzione narrativa e realismo, l’autrice ci cala quindi nel proprio universo quotidiano, celandosi nei propri stessi personaggi, ma senza mai abbandonare la schiettezza che l’ha consacrata come una delle scrittrici più importanti della storia letteraria italiana.Maria Antonietta Torriani (1840-1920) nasce a Novara. Ottenuto il diploma di maestra elementare, si trasferisce a Milano (1868), dove si dedica alla pittura e, soprattutto, alla scrittura. Stretta amicizia con Anna Maria Mozzoni, inizia un’intensa attività di attivismo protofemminista, collaborando con il Giornale delle Donne e curando il saggio "Della letteratura nell’educazione femminile" (1871). Candidatasi per collaborare al settimanale "L’Illustrazione Universale", vi conosce il redattore Eugenio Torelli Vollier, che sposa nel 1875. Per anni scriverà sul Corriere della Sera, fondato proprio da suo marito. Con i suoi maggiori romanzi, fra cui si possono citare "La vita in famiglia" (1881) e "Cara speranza" (1888), la "Marchesa Colombi" – pseudonimo tratto da una commedia di Paolo Ferrari – ha ottenuto un grande successo di pubblico, venendo riscoperta anche dalla critica con la riedizione di "Un matrimonio di provincia", curata nel 1973 da Natalia Ginzburg e Italo Calvino.

Lappilainen miesporukka on saanut idean, joka saisi monet pudistamaan päätään. Miehet ovat lähdössä sorsastamaan, ja erääseen hyvään sorsastuspaikkaan pääsee vain pitkän suon läpi. Niinpä miehet raahaavat veneen moottoreineen suon läpi. Mukana on toki myös kurkunkostuketta, joka tekee matkasta hieman helpomman. Kun miehet vihdoinkin pääsevät perille rannalle, aiotulle yöpaikalleen, siellä on jo ihmisiä. Keitä he oikein ovat ja millä asialla? Kahden miesporukan kohtaaminen on jännitteitä täynnä.Yöpaikka on Janne Huilajan novellikokoelma, jonka tarinat sijoittuvat Lappiin.Janne Huilaja (s. 1961) on lappilainen kirjailija. Hänen esikoisteoksensa Kolmijalkainen kettu oli Helsingin Sanomien esikoiskirjapalkinnon ehdokkaana. Huilajan teokset sijoittuvat yleensä Lappiin.

Las leyendas y los cuentos de terror han acompañado al ser humano desde los inicios de la sociedad. En este libro Alberto Granados ha querido reunir todas las leyendas urbanas conocidas, tanto las más clásicas como las más actuales, un compendio de historias macabras, inquietantes, terroríficas, inverosímiles o incluso divertidas. Desde la historia de la chica de la curva a la de hamburguesas de rata, la colección reúne leyendas de todo tipo y para todos los gustos.Este audiolibro está narrado en castellano.Alberto Granados es periodista y escritor. Estudió Química en el Instituto Politécnico y Locución en una academia. Ha estudiado también sobre PNL y se ha especializado en Inteligencia Emocional. Ha trabajado durante más de veinte años en la radio como locutor en emisoras como Cadena Ser, Europa FM u Onda Cero. Además de su labor como periodista, ha escrito varios libros sobre divulgación, leyendas, fenómenos paranormales y de novelas de narrativa.

Una nuova carrellata di irresistibili avventure di don Camillo e Peppone, la coppia di amici/nemici più famosi della narrativa italiana, immortalati al cinema da Fernandel e Gino Cervi. Da una parte c'è don Camillo, un prete di un paesino emiliano. Alto e ben piazzato, appassionato di caccia, don Camillo tende a risolvere pragmaticamente e fisicamente questioni ingarbugliate. Dall’altra c’è Peppone, il sindaco comunista del paese, amico d’infanzia di don Camillo e compagno di scorribande giovanili ma ideologicamente l'opposto di don Camillo.Questa raccolta di racconti ci immerge nelle rocambolesche interazioni tra i due, filosoficamente distanti eppure così mondanamente vicini.

Pubblicato nel 1896, "Gli ingenui" raccoglie alcuni scritti particolari e precoci, nell’ambito della nutrita produzione letteraria di Alfredo Panzini. A partire dalla lunga novella "La cagna nera", passando per contributi più brevi come "Nora", "Da Novi a Pavia" e "Per un ribelle", tutti i testi qui raccolti rivelano un diverso aspetto della magmatica sensibilità dell’autore, fra folgoranti intuizioni descrittive, reportage di viaggio ed eleganti sfoggi di erudizione. Una lettura ideale sia per chi già apprezzi l’autore romagnolo, sia per chi, non avendolo mai letto, intenda approcciarsi alla sua prosa in modo semplice ma al contempo godibilissimo.Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").

Pubblicato da Mariani al suo rientro dalla Grande Guerra, "Le smorfie dell'anima" fa parte del suo ciclo di pubblicazioni del dopoguerra, caratterizzato da tematiche più leggere che nascono dal vissuto quotidiano, dove una scrittura esplicitamente erotica accompagna l'esplorazione delle più sfaccettate relazioni sentimentali. Questo tipo di letteratura, nata come denuncia sociale dei valori iper-cristiani dell'epoca, portò Mariani a diventare uno degli scrittori più commercialmente affermati del periodo, oltre a consacrarlo come precursore ante litteram di tematiche femministe e relative alla libertà sessuale.Mario Mariani (1883 – 1951) è stato un giornalista, poeta e scrittore italiano attivo nella prima metà del Novecento. Grazie alle proprie origini benestanti, sin da giovane riuscì ad inserirsi nei circoli letterari più importanti, arrivando a frequentare personalità di spicco come Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci. Visse per un periodo a Berlino, lavorando come corrispondente estero per un periodico italiano, e successivamente a Nizza e in Belgio, durante la sua fuga dal regime fascista.

Ultimato nell’estate del 1912, "Che cosa è l’amore" raccoglie diverse novelle del grande scrittore romagnolo Alfredo Panzini. Tema della raccolta è quello dell’amore, analizzato da Panzini col consueto disincanto e un’elegantissima ironia. Non solo amore erotico, tuttavia, bensì amore come pietra angolare dell’orizzonte d’esperienza umana: dall’ideologia politica alla natura, passando per ogni più sottile aspetto della quotidianità. Ciò, comunque, non impedisce a Panzini di disvelare un po’ del proprio intenso lirismo, offrendo a chiunque legga – anche a distanza di oltre un secolo – il piacere di una prosa limpida e un energico memorandum, valido oggi come allora: vivere, amare, circondarsi di persone e apprezzare il gioco della vita per ciò che è, in tutta la sua meravigliosa varietà...Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").

Una raccolta di storie brevi firmate da una delle penne più famose della letteratura italiana, Edmondo de Amicis, autore del libro "Cuore". All’interno di questi racconti si ritroveranno gli stessi temi, gli stessi ardori che caratterizzano la sua opera più famosa, questa volta incapsulati in pillole più brevi e variopinte. Tanti piccoli affreschi sulla società italiana della seconda metà dell’Ottocento: tra saloni, tram, Torino, feste e moti politici, De Amicis catturerà come nessun altro uno dei periodi più importanti della storia della nazione.Edmondo De Amicis (1846-1908) è stato uno scrittore italiano, tra i più importanti nel panorama nazionale e internazionale. La sua opera "Cuore" è uno dei libri per ragazzi più letti e influenti della storia della letteratura, che lo ha reso una figura importantissima per lo sviluppo di una coscienza letteraria nazionale.

"Humour classico e moderno" è una raccolta di testi piuttosto brevi scritti con uno schema libero. In quest’opera, oggi poco ricordata, l’autore porta in vita concetti e personaggi a lui cari, e lo fa utilizzando quell’umorismo riflessivo che caratterizza i suoi libri. A prendere la scena sono proprio l’humour moderno, rappresentato da un uomo basso e non troppo sicuro di sé, e l’humour antico, rappresentato da un uomo vigoroso e piuttosto tonico; vediamo poi un bacio fra bambini nato dopo argute contrattazioni e la storia di un uomo solitario – il cui carattere nevrotico e scontroso non è d’aiuto – che incontra un narratore, non particolarmente bravo, assieme al suo cavallo.Alberto Cantoni (1841 – 1904) è stato uno scrittore italiano. Le sue opere sono caratterizzate da una sorta di umorismo riflessivo, caratteristica apprezzata anche da Luigi Pirandello. I suoi scritti riportano tra le pagine la vita semplice, comune, il mondo dei contadini e i loro problemi. Scrisse diverse opere tra cui "Foglie al vento", "Un re umorista ", considerato il suo capolavoro, e "Pietro e Paola". "L’illustrissimo" è invece il suo romanzo più conosciuto, pubblicato postumo proprio con una prefazione di Pirandello.

Een moeder en haar zoon vinden beschutting tegen een sneeuwstorm in een verlaten huis (maar het huis is niet zo verlaten als ze denken). Een vrouw gaat op zoek naar de moordenaar van haar schoonbroer… en dwingt de moordenaar daardoor weer tot actie. De nachtwaker van een hotel wordt gekweld door een gruwelijke herinnering. Een vrouw wordt wakker op de bodem van een put, met een mobiele telefoon en 1 euro belkrediet. Al deze mini-mysteries beginnen met een fatale ontmoeting, maar nemen nadien hun eigen weg. Soms ligt de klemtoon op gore, soms op emotie. Soms gaat de dreiging uit van mensen, soms van het bovennatuurlijke. Een kwartetje angsten voor de 21ste eeuw.“Fatale ontmoeting” bevat de winnaars van een thrillerwedstrijd, uitgeschreven in 2021 door Godijn Uitgevers. De schrijvers zijn Lisanne Stofdreef (die hier debuteert), Karel Bedert (die eerder ook al werd geselecteerd voor de thriller-bundel “Dood door onschuld”), Roan Botman (nog een debutant) en Alexander Olbrechts (van wie de thrillers “Het eindigt met jouw dood” en “Gevlinderd” verschenen).

Verhalen over momenten van existentieel inzicht‘Bleke levens’ verzamelt het werk op de korte baan van Frans Coenen. Titels als ‘Bleke levens’, ‘Twijfelmoedig’ en ‘Vervreemd’ geven al aan dat Coenen gevoel had voor melancholie en existentiële twijfel. De spanning in deze verhalen zit ‘m in de clash tussen de hoofdfiguren, die een ontluisterende visie op het leven hebben, en hun omgeving, die holle woorden en oppervlakkig optimisme in stelling brengen. Maar de clash kan ook in één personage plaatsvinden: een pijnlijk moment van inzicht, zoals in ‘Zomermiddag’. Het boek sluit af met het ietsje lichtere ‘In België’, een reisverslag dat ons naar Luik, Saint Hubert en Bouillon brengt.Frans Coenen (1866-1936) promoveerde in de rechtsgeleerdheid, werkte als journalist en vond ten slotte zijn draai als gewaardeerd schrijver van romans. Coenen had aanleg voor depressie, wat zich in zijn werk vertaalt in een sterke melancholie. In de eerste tien jaar van zijn carrière publiceerde hij hoofdzakelijk naturalistische romans (‘Zondagsrust’ en ‘Verveling' behoren tot de beste), maar vanaf 1905 verlegde hij de focus naar politiek activisme. Pas kort voor zijn dood keerde hij terug naar fictie, met ‘Onpersoonlijke herinneringen’.

Basil fursti leggur upp í tvísýna baráttu er hann freistar þess að afhjúpa hinn mikilsvirta fornleifafræðing, Weng Gildner. Eftir að stofustúlka Gildners er lögð inn á geðsjúkrahús og talin ólæknandi grunar furstann að yfirnáttúrulegir kraftar séu að verki. Það þarf sterkar taugar til að leysa þessa gátu og fær Basil með sér í lið hinn hugrakka Sam Foxtrot og heimsfrægu söngkonuna, ungfrú Karinu. Saman mæta þau dularfullum fyrirbrigðum og slóttugum síbrotamönnum.Ævintýrin um Basil fursta komu fyrst út á Íslandi árið 1939. Bækurnar vöktu ánægju hér á landi enda auðlesin og skemmtileg ævintýri. Basil fursti er víðkunnur sem konungur leynilögreglumanna. Honum er falið að leysa hin erfiðustu glæpamál víðsvegar um heiminn, enda þykir hann manna færastur til þeirra verka. Höfundur bókanna er óþekktur.

Pulp fiction just got a whole lot scarier...Few books ever become loved. Most linger on undead, their sallow pages labyrinths of old, brittle stories and screeds of forgotten knowledge... And other things, besides:Paper-pale forms rustle softly through their leaves. Ink-dark shapes swarming in shadow beneath faded type. And an invitation...Harris delights in collecting the unloved. He wonders if you’d care to donate. A small something for the odd, pale children no-one has seen. An old book, perchance? Neat is sweet; battered is better. Broken spine or torn binding, stained or scarred - ugly doesn’t matter. Not a jot. And if you’ve left a little of yourself between the pages – a receipt or ticket, a mislaid letter, a scrawled note or number – that’s just perfect. He might call on you again.Hangover Square meets Naked Lunch through the lens of a classic M. R. James ghost story. To hell and back again (and again) through Whitby, Scarborough and the Yorkshire Moors. Enjoy your Mobius-trip.Bartholomew Richard Emenike Bennett was born in Leicester, the middle son of an American father and English mother. He has studied and worked in the US and New Zealand, and has a First Class Honours degree in Literature from the University of East Anglia. The Pale Ones is his first published work, although he has been writing fiction, long-form and short, since 2002.

Una serie di racconti tratti dalla raccolta "Lulu’s Library" scritti dall’autrice di "Piccole donne", Louisa May Alcott. Nate come favole della buonanotte per la nipotina, queste storie ebbero poi così tanto successo che l’autrice decise di farne un libro, diventato un regalo di Natale per la piccola. Ne emerge tanta genuinità e una vastità di tematiche all'avanguardia rispetto ai tempi, che fanno comprendere appieno la capacità narrativa dell’autrice e la sua abilità nel trasmettere valori all’epoca rivoluzionari. Un libro per bambini ma anche per genitori, e per tutte quelle persone che abbiano voglia di esplorare il mondo sorprendente di una scrittrice che ancora oggi ci affascina e stupisce.Questo audiolibro è stato realizzato in collaborazione con Edizioni Clichy.

Historias mínimas marcadas por el humor, el ingenio, los giros inesperados.Antonio Porpetta saca de la galera estos microrrelatos, en la estela de otros maestros del género (como Monterroso y Cortázar) o de las greguerías de Ramón Gómez de la Serna.El arte de las miniaturas literarias requiere mucho talento y su lectura se disfruta especialmente.Este es un libro para cualquiera que esté dispuesto a sonreír y asombrarse ante la capacidad para contar cuentos que pueden ser delirantes, filosos o tiernos, pero siempre se resuelven en pocas líneas.Antonio Porpetta (Elda, Alicante, 1936) es un escritor español, formado en Derecho y Filología.Lleva publicados decenas de poemarios desde "Por un cálido sendero" (1978). En su narrativa se destacan libros como "Memorias de un poeta errante" (2008), "Historias mínimas y otros divertimentos" (2009) y "Guía práctica para turistas inexpertos" (2011).Es Miembro Correspondiente de las Academias Norteamericana (Nueva York) y Guatemalteca

De roadtrip langs route 66 gaat helemaal niet volgens plan voor de vier vrienden.Nadat ze bekomen zijn van de eerste schrik, rijden ze door naar hun volgende bestemming. Een museum gewijd aan Route 66. De eigenaren zijn zeer vriendelijk en even lijkt de roadtrip gered te zijn. Maar weggaan van het mysterieuze motel blijkt niet voldoende om te ontkomen aan ijzingwekkende situaties...Deel 3 van de vierdelige serieAnna Bertens (Amsterdam, 1980), is auteur van verschillende spannende korte verhalen. Zij doet graag mee aan schrijfwedstrijden en houdt ervan om personages in spannende situaties te zetten.Speciaal voor SAGA Egmont schreef Anna Bertens deze korte thriller. Dit is haar eerste audioboek reeks.

De vier vrienden vallen van de ene in de andere bizarre situatie. Nadat zij de politie hebben kunnen overtuigen van hun vreemde achtervolger, krijgen ze onheilspellend nieuws. Een levensgevaarlijke bende zit achter hen aan. Thomas en David gaan naar het politiebureau om een verklaring af te leggen. Kaat en Ellen moeten in het museum blijven. Maar zijn de museum eigenaren eigenlijk wel te vertrouwen? Deel 4 van de vierdelige serieAnna Bertens (Amsterdam, 1980), is auteur van verschillende spannende korte verhalen. Zij doet graag mee aan schrijfwedstrijden en houdt ervan om personages in spannende situaties te zetten.Speciaal voor SAGA Egmont schreef Anna Bertens deze korte thriller. Dit is haar eerste audioboek reeks.

De roadtrip van de vier vrienden, Thomas, David, Ellen en Kaat, gaat verder. Na een nacht gespendeerd te hebben in het mysterieuze motel, worden zij vroeg in de ochtend wakker. Klaar voor een nieuwe dag! Maar bij het openen van de kofferbak, wacht hen een nieuwe verrassing... Deel 2 van de vierdelige serieAnna Bertens (Amsterdam, 1980), is auteur van verschillende spannende korte verhalen. Zij doet graag mee aan schrijfwedstrijden en houdt ervan om personages in spannende situaties te zetten.Speciaal voor SAGA Egmont schreef Anna Bertens deze korte thriller. Dit is haar eerste audioboek reeks.

Thomas denkt alles perfect te hebben geregeld voor de roadtrip door Amerika, maar al gauw blijkt dit niet het geval te zijn.Samen met zijn vriendin Ellen en vrienden David en Kaat begint Thomas aan een tocht over de bekende 'Route 66'. Eenmaal aangekomen op de eerste bestemming worden zij gewaarschuwd. Het motel waar ze willen verblijven schijnt een nogal duistere kant te hebben...Deel 1 van de vierdelige serieAnna Bertens (Amsterdam, 1980), is auteur van verschillende spannende korte verhalen. Zij doet graag mee aan schrijfwedstrijden en houdt ervan om personages in spannende situaties te zetten.Speciaal voor SAGA Egmont schreef Anna Bertens deze korte thriller. Dit is haar eerste audioboek reeks.

"Har de aldrig selv, højstærede, befundet Dem i et stykke natur, der forekom dem uhyggeligt? Hvor en følelse af angst, eller endog gru bemægtigede sig Dem? Et slimet, bundløst kær i et forvildet hegn – et isnende, koldt pust midt på den solbagte sti gennem en granskov, en hulvej, der truer med at lukke sig om Dem og knuge Dem til døde, så De uvilkårligt fremskynder Deres skridt for at slippe ud af det gyselige favntag – et stykke blegt affarvet sand, pludselig helt forskelligt fra den lyse, fortrolige, danske sommerstrand, hvor sandet synes at gribe om Deres fødder, holde Dem fast, drage Dem til sig?"Henrik V. Ringsteds noveller tager os med vidt omkring. "Klokkebøjen" bygger på en legende fra Cornwall, men foregår dog i Bretagne, "Nat-ekspres til Durban" er baseret på en rigtig togrejse i Sydafrika, som han selv har foretaget, og hvor kun navnene er opdigtet, og "Den gode tanke" repræsenterer den murstensroman, han altid har ønsket at skrive.Novellesamlingen udkom første gang i 1959.Henning Vibe Ringsted (1907-1983) var en dansk forfatter og journalist, der er særligt kendt for sit arbejde som krigskorrespondent for dagbladet Politiken i Berlin under anden verdenskrig. Han har skrevet et væld af bøger om europæisk kultur samt erindringer og noveller. Henrik V. Ringsted modtog i 1945 som den første nogensinde Cavlingprisen for sit enestående journalistiske virke.

A.C. Meyers fabler er fulde af humor og vid. Vi kommer ikke blot med en bjørn på kunstrejse uden for den velkendte skov, men er også med, når solen skal giftes, i Sangerkrigen på Fuglebakken og hører, hvad det gamle egetræ har at fortælle."Bjørnen på kunstrejse og andre historier" udkom første gang i 1925.A.C. Meyer (1858-1938) var dansk stukkatør, socialdemokrat, journalist, forfatter og politiker. Fra barnsben lærte han fattigdommens vilkår at kende, og fra sit hjem på Nørrebro i København overværede han arbejdernes kamp for bedre vilkår. Konfrontationen mellem politi og arbejdere under Slaget på Fælleden i 1872 gjorde stort indtryk på den unge Meyer, og allerede som ung lærling på en symaskinefabrik holdt han sine første politiske taler. Han blev hurtigt en del af fagbevægelsen og siden medlem af Socialdemokratiet, hvor han arbejdede som journalist for partiets dagblad Social-Demokraten. I 1895 blev han valgt til Folketinget, hvor han sad frem til 1932. Gennem hele sit liv og politiske virke var han stærkt optaget af at forbedre forholdene for fattige og især nødlidende børn og grundlagde derfor hjælpeorganisationen Børnenes Kontor i slutningen af 1890'erne. Børnenes Kontor eksisterer stadig og uddeler beklædnings- og fødevarehjælp til værdigt trængende børn.

Eletään 1800-lukua. Kun pieni Hengist-niminen höyrylaiva lähtee Helsingistä kohti Lyypekkiä, matka alkaa mukavissa merkeissä. Suomenlahti on lähtiessä miltei rasvatyyni ja ensimmäinen pysähdys Tallinnassa onnistuu hyvin. Pian matkustajat kuitenkin heräävät siihen, että laiva on pysäytetty. Laiva on jäänyt sumun vangiksi – matkaa ei ole turvallista jatkaa keskellä sumua. Matkustajat keksivät tavan viihdyttää toisiaan. Jokainen matkustaja kertoo tarinan Decameronen hengessä – ja niin syntyvät valloittavat Sumutarinat.Talvi-iltain tarinoita 5 on valloittava novellikokoelma Zacharias Topeliukselta.Talvi-iltain tarinoita on viehättävä kirjasarja Zacharias Topeliukselta. Sen erilaiset kertomukset ja romaanit vievät lukijan menneeseen Suomeen.Zacharias "Sakari" Topelius (1818–1898) oli suomalainen kirjailija ja Helsingin yliopiston rehtori. Topeliuksen tunnetuin teos on moniosainen romaani Välskärin kertomuksia, joka julkaistiin vuosina 1853–1867. Topelius tuli tunnetuksi kuitenkin myös runoilijana ja rakastettujen satujen kirjoittajana.

Kun kaksi vanhaa opiskelututtua kohtaa yllättäen, keskustelua riittää pitkäksi aikaa. Molemmat ovat menneet naimisiin – ja eronneet. Toinen miehistä on kuitenkin löytänyt vierelleen jo uuden puolison. Miehet juovat, polttavat sikarit ja ryhtyvät puhumaan naisista ja rakkaudesta. Miksi parisuhteessa eläminen on joskus niin vaikeaa? Mitä miehet ylipäänsä hakevat parisuhteesta? Kun toinen miehistä on yllättäen valmis myymään vaimonsa, tilanne muuttuu omituiseksi. Mistä oikein on kysymys?Ratkaisu kaikkeen on ihmissuhteisiin keskittyvä novellikokoelma Esa Sariolalta.Esa Sariola (s. 1951) on taustaltaan psykologi. Hän on julkaissut sekä kauno- että tietokirjallisuutta. Sariola voitti Valtion kirjallisuuspalkinnon vuonna 1986 teoksella Rakas ystävä.

Eräänä päivänä, kesken raitiovaunumatkan, taiteilija Johan Järnstedt kokee ihmeellisen herätyksen. Yhtäkkiä hän ymmärtää, että hän voi kuolla minä hetkenä hyvänsä. Milloin tahansa joku voi lyödä hänet kuoliaaksi, hän saattaa jäädä auton alle tai kuolla jollain muulla tavoin. Totta kai Järnstedt on ymmärtänyt aina oman kuolevaisuutensa, mutta ei näin syvällisesti. Järnstedt alkaa käydä raastavaa vuoropuhelua itsensä ja elämänsä kanssa. Iän puolesta hän elää jo elämän ehtoopuolta. Mitä hänestä jää jälkeen? Mitä hänen teoksilleen käy? Jatkavatko ne elämäänsä hänen poismenonsa jälkeen vai painuvatko ne unohduksiin?Loppupeli on Petteri Paksuniemen syvällinen novellikokoelma elämän suurista kysymyksistä.Kirjailija Petteri Paksuniemi (s. 1965) on julkaissut kaunokirjallisuutta sekä lapsille että aikuisille. Hän työskentelee myös muusikkona ja toimittajana.

In questa serie di racconti brevi, alcuni lunghi solamente due pagine, troviamo un carosello di personaggi che sono delle vere e proprie macchiette, con storie e dialoghi a tratti al limite del comico e del surreale. Incontriamo quindi un fastosissimo avaro, un professore di matematica distratto, una sposa invaghita del fratello del marito e un signor "Quiproquo", ritratti abbozzati ma freschi di una classe borghese che nella propria leggerezza riesce a divertire e a non prendersi sul serio.Luigi Arnaldo Vassallo (1852-1906) fu un importante giornalista e autore umoristico genovese. Fu direttore del quotidiano Il Secolo XIX, sul quale scriveva corsivi con lo pseudonimo di Gandolin.

Pubblicata per la prima volta nel 1940, "La stirpe prediletta" è una raccolta poetica per i più giovani, caratterizzata da dieci storie narrate in versi che hanno per protagonisti grandi e piccoli eroi. L'autore Renzo Pezzani rientra nella rosa dei "poeti educatori", scrittori che si rivolgevano direttamente al pubblico dell'infanzia, spaziando tra vari temi - come la scuola, la natura e la famiglia - e valori, quali rispetto, genuinità e umiltà. Nella produzione di Pezzani, la poesia non è mai un esercizio di retorica fine a se stesso, ma un mezzo per guidare i ragazzi a divenire adulti pur incoraggiandoli a preservare la purezza, la dolcezza e l’innocenza che caratterizzano l'essere bambini.Renzo Pezzani (1898-1951) è stato un autore italiano della prima metà del Novecento. Iniziò a scrivere subito dopo essere diventato maestro di scuola elementare e fu principalmente attivo come poeta e scrittore per l'infanzia. Nella sua copiosa produzione rientrano romanzi per ragazzi, raccolte di racconti, fiabe in versi e poesie in lingua e in dialetto, oltre che testi per opere musicali.

Il sigillo d’amore è una raccolta di novelle pubblicata nel 1926. Le storie sono ambientate per lo più fuori dalla Sardegna: dei ventotto racconti solo tre sono ambientati nell’isola. A dare il titolo al libro è tuttavia l’ultima storia, incentrata su un’importante figura femminile della storia medievale sarda: Adelasia di Torres. Le vicende della famosa regina del Logudoro, che mescolano storia e leggenda, hanno attirato l’interesse di molti scrittori e intellettuali tra cui Grazia Deledda, che nel testo riesce a dare nuova vita a questo importante personaggio femminile.Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice italiana. Considerata una delle figure più importanti della narrativa del Bel Paese, nel 1926 vinse il Nobel per la letteratura, seconda donna e prima italiana a vincere il prestigioso premio. Tra le sue opere più importanti, molto spesso con l'amata Sardegna come sfondo, ricordiamo "Canne al vento", "La madre", "La via del male", "Cenere", "Elias Portolu".