Fiabe abruzzesi

part of the World Classics series

About Fiabe abruzzesi

La rupe della Zita, La maggiorana, Asilo, Il poema di Corradino e Il duca zoppo: sono queste le cinque suggestive fiabe abruzzesi che Domenico Ciampoli scrisse fra il 1880 e il 1882 e qua raccolte a testimonianza della migliore tradizione folclorica italiana. Le Fiabe abruzzesi sono un interessante sforzo di ricostruzione di una reale cultura popolare (i racconti erano raccolti tutti dalla tradizione orale), inizialmente erano apparse su un quotidiano di Lecce e in un secondo tempo raccolte in volume. Domenico Ciampoli è stato uno scrittore, bibliotecario e slavista italiano. Laureatosi in Lettere all'Università di Napoli, insegnò in diversi licei e università. Intanto aveva scritto diverse raccolte di novelle popolari d'impronta verista. Oltre a curare diverse traduzioni di canti epici e popolari slavi e di racconti e romanzi di classici russi dell'Ottocento, pubblicò diversi saggi sulla letteratura slava.Lasciò poi l'insegnamento per passare a dirigere la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma e poi la Marciana di Venezia.

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  • Language:
  • Italian
  • ISBN:
  • 9788726521627
  • Format:
  • ePub
  • Protection:
  • Digital watermark
  • Published:
  • September 25, 2020
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Description of Fiabe abruzzesi

La rupe della Zita, La maggiorana, Asilo, Il poema di Corradino e Il duca zoppo: sono queste le cinque suggestive fiabe abruzzesi che Domenico Ciampoli scrisse fra il 1880 e il 1882 e qua raccolte a testimonianza della migliore tradizione folclorica italiana. Le Fiabe abruzzesi sono un interessante sforzo di ricostruzione di una reale cultura popolare (i racconti erano raccolti tutti dalla tradizione orale), inizialmente erano apparse su un quotidiano di Lecce e in un secondo tempo raccolte in volume.
Domenico Ciampoli è stato uno scrittore, bibliotecario e slavista italiano. Laureatosi in Lettere all'Università di Napoli, insegnò in diversi licei e università. Intanto aveva scritto diverse raccolte di novelle popolari d'impronta verista. Oltre a curare diverse traduzioni di canti epici e popolari slavi e di racconti e romanzi di classici russi dell'Ottocento, pubblicò diversi saggi sulla letteratura slava.Lasciò poi l'insegnamento per passare a dirigere la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma e poi la Marciana di Venezia.